La fiera mondiale dell’ipocrisia

Se anche Lega e Forza Italia, si spellano le mani per la vittoria ancora non ufficiale di Joe Biden, capirete bene perché il centrodestra con 15 regioni e la maggioranza elettorale del Paese, abbia lasciato che un Governo di incoscienti e di incapaci disponesse e male dell’Italia. Insomma, dove sta scritto che all’elezione di un politico antagonista, cattocomunista, alla presidenza Usa, debba corrispondere un doppio inchino di complimenti e congratulazioni del nostro centrodestra? Perché sia chiaro conto è il rispetto del formalismo internazionale, del garbo istituzionale, altro conto è l’elogio e l’osanna come se sul mondo fosse caduta la manna, suvvia siamo alla fiera dell’ipocrisia. Del resto, quando fu eletto Donald Trump, col piffero che il centrosinistra e il Governo di Matteo Renzi, si sperticarono in elogi e complimenti, eppure sempre di un presidente Usa si trattava, dunque di che parliamo? Anzi a dirla tutta, quando Trump vinse la sfida con la Hillary Clinton, nel mondo di sinistra e cattocomunista si fece un funerale. Ecco perché scriviamo della doppiezza, Joe Biden è un antagonista del centrodestra, è un cattocomunista, un cattolico di sinistra, perché se fosse stato un politico italiano sarebbe cresciuto perfettamente tra i gregari di Ciriaco De Mita, insomma una seconda fila dei democristiani di sinistra e nulla più. Oltretutto negli Usa non è mai stato considerato una cima, tanto è vero che nella corsa alla nomination per competere con Trump era la quarta scelta, ecco perché per un corso della storia stabilito a tavolino, la sinistra americana compresa l’ala radicale ha ritenuto che fosse il più funzionale per la guida remota dell’attacco finale alla destra liberale americana e mondiale. Per questo non ci piacciono affatto i complimenti e gli elogi che Lega e Forza Italia porgono a Biden, ma quando mai si elogia un avversario che nella campagna elettorale ha dileggiato, offeso e insultato in ogni modo, sia Trump che le sue politiche, dipingendole e facendole passare come la peggiore iattura? Eppure, con Trump l’America in quattro anni non solo non è sprofondata nell’abisso illiberale, ma è cresciuta economicamente, ha portato a casa accordi storici col Medioriente, ha messo in riga il pericolo iraniano, non ha fatto alcuna guerra, ha posto sull’attenti la Corea del Nord e le sue follie, dunque perché tanto livore e disprezzo?

Ebbene il perché ve lo diciamo noi, perché Trump ha avuto il coraggio e la forza di mettersi di traverso a quella Cina che si è comprata mezzo mondo, che ha fatto accordi commerciali ovunque per il dominio planetario, che ha chiuso contratti stratosferici con Francia e Germania, che ha deciso di comprarsi l’Italia grazie ai grillini, che sta monopolizzando l’Africa, che ha concordato strategie perfino col Vaticano. Trump ha avuto il coraggio e la forza di contrapporsi ad un disegno che la sinistra mondiale comunque declinata e coalizzata ha sposato con la Cina, che le lobby più potenti in assoluto del globo, che guarda caso hanno sostenuto Biden avevano prefigurato e indirizzato negli affari e negli scambi commerciali. Del resto, sarà mica una casualità che per la campagna di Biden la sinistra americana abbia messo in campo una cifra stratosferica come mai in America si era vista prima d’ora per nessun candidato, molto ma molto di più di quanto non abbiano speso Trump e i repubblicani, alla faccia dei poveri e degli emarginati. Sarà mica un caso che contro Trump si sia coalizzato un mondo intero e con una potenza di fuoco sconosciuta prima di lui, dai media di tutto il pianeta ad ogni Governo internazionale di centrosinistra, da tutti gli intellettuali e radical chic al Vaticano, dall’universo dello sport a quello dello spettacolo, tutti scatenati contro Trump nemmeno fosse Adolf Hitler capo del nazifascismo, roba da matti. Eppure, in questi quattro anni l’America è rimasta pienamente la sentinella della libertà, anzi di più, perché non c’è stata alcuna guerra, la borsa ha brindato ai successi, le diplomazie hanno fruttato accordi storici, la difesa democratica delle libertà costituzionali ha mantenuto il suo primato, dunque perché tutto quest’odio sviscerato? Perché? Perché in queste ore si sta facendo passare la vittoria di Biden come fosse un trionfo, una valanga gigantesca di sinistra contro la destra, quando non solo il distacco trai due è limitato ma al congresso Biden ha perso seggi e al Senato è in minoranza? Perché si continua a mistificare la realtà?

Perché si grida al crucifige solo per i ricorsi e le contestazioni avviate da Trump, che sono strumenti perfettamente costituzionali e previsti, gli stessi che la sinistra di Al Gore attivò contro George Walker Bush e che tennero sospeso il risultano delle presidenziali Usa per cinque settimane senza che il mondo allora aprisse bocca? Perché in questi mesi la politica e l’informazione di tutta la terra si è scatenata rabbiosamente contro Trump, anziché preoccuparsi della Cina che ha mentito sui tempi, sul perché, sul come di un virus partito da lì per straziare il mondo intero, tranne che il Celeste Impero? Ecco perché parliamo dei disappunti per gli smielati complimenti a Biden, a partire da quelli della Lega e di Forza Italia che sembrano gemelli di quelli di Nicolas Maduro, del Messico, della Corea del Nord e ovviamente della Cina, guarda caso. Per non parlare delle frasi ridicole, da avanspettacolo che abbiamo sentito pronunciare dalla sinistra italiana “la vittoria che illumina l’oscurità, il 25 aprile del mondo, mi abbraccio da solo,” nemmeno fosse stata la vittoria di una guerra tragica e cruenta, nemmeno fossimo stati noi a liberare l’America dal nazifascismo anziché il contrario, insomma ci rendiamo conto che non sia normale?

Insomma, c’è modo e modo per prendere atto di un cambio di amministrazione e di governo non vi pare? Conto è la necessità di avere rapporti fluidi con un alleato fondamentale, conto è fare la ola da stadio, dopodiché è ovvio che il dialogo sia utile e giusto con qualsiasi amministrazione degli States. La realtà è che Trump doveva essere fatto fuori, perché l’unico in grado di porre un argine alla Cina e a un nuovo ordine mondiale economico, politico e sociale, programmato perfino con la compiacenza di settori del centrodestra internazionali, ecco il motivo per cui in questi mesi il mondo di destra liberale globalmente inteso non l’ha sostenuto e né difeso, anzi ha lasciato in silenzio che fosse attaccato e dileggiato in ogni modo, col risultato che ancora una volta ha vinto la sinistra ma stavolta definitivamente. Perché sia chiaro e non parliamo solo del nostro centrodestra che non conta niente e non è capace e si è capito, parliamo della destra liberale mondiale che senza Trump e il suo modo magari grossolano, un po’rozzo ma coraggioso, impetuoso, resistente e coerente, resterà perdente e ne riparleremo a futura memoria ma credeteci stavolta purtroppo è finita la storia: con Biden ha vinto la Cina, ti conosco mascherina.

Aggiornato il 09 novembre 2020 alle ore 10:50