Zona rossa, zona arancione, lockdown: ecco cosa accadrà

Zona rossa o zona arancione: in parole povere lockdown. Più contenuto, a quanto pare, rispetto quello di primavera. Le misure di confinamento – resta solo di attendere il prossimo Dpcm – potrebbero interessare Lombardia, Piemonte, Calabria (non sono escluse nemmeno Alto Adige e Val d’Aosta). Occhio anche a Campania, Puglia e Liguria, almeno secondo quanto filtra dal Cts, Comitato tecnico scientifico. Di sicura c’è una cosa: il Governo indicherà interventi mirati, territorio per territorio, a seconda della diffusione del Covid-19.

Che succederà nell’alveo della zona rossa? Blocco delle attività economiche non essenziali (per esempio parrucchieri e centri estetici), didattica a distanza a cominciare dagli alunni che frequentano la seconda media, mentre resteranno aperte le attività industriali, per evitare ulteriori danni al sistema economico. Da chiarire ancora il futuro della voce “spostamenti”: manca una quadra. Da un lato Roberto Speranza, ministro della Salute, favorevole a una nuova autocertificazione; dall’altro il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, propenso alla libertà di movimento da parte dei cittadini.

Vediamo invece cosa accadrà nella zona arancione: locali chiusi ma ok alle consegne a domicilio. Nessuno stop per parrucchieri, centri estetici anche se ancora non c’è una convergenza su questa linea. Didattica a distanza alle scuole superiori, coprifuoco dalle 21, musei chiusi. Infine, nelle aree italiane dove è più basso il rischio di contagio, i centri commerciali resteranno chiusi nei weekend e il coprifuoco partirà dalle 21. Anche qui didattica a distanza negli istituti superiori e capienza massima di passeggeri del 50 per cento sui mezzi pubblici.

Aggiornato il 03 novembre 2020 alle ore 15:12