Il centrodestra in università: a “La Sapienza” si scrive la storia

Il 19 ottobre partiranno le elezioni studentesche nell’ateneo più grande d’Europa, l’Università di Roma “La Sapienza”. Un ateneo difficile, la cui storia degli ultimi decenni – a partire dalla fine degli anni Settanta – è stata scritta in modo cifrato, spesso controverso, traumatico. La troppa politicizzazione di certe facoltà ha permesso l’inesistenza di un dialogo coerente, di un confronto aperto e costruttivo, tra la sinistra e la destra. Destra che negli ultimi anni ha iniziato a riprendersi quello spazio troppo a lungo occupato in modo grottesco dalle sinistre e dai centri sociali. Destra che si è dovuta scrollare di dosso le più fanatiche requisitorie, prima di tutto il non essere legata alle teorie e alle pratiche fasciste. Perché si sa, per molti la destra di oggi non è che la creatura sopravvissuta del Duce.

Oggi a la Sapienza il centrodestra è rappresentato da Azione Universitaria, associazione nata nel 1996 e che dal 2014 è la costola giovanile di Fratelli dItalia. Il presidente di Azione Universitaria di Roma è Daniele Mioni, che guida questa realtà dal 2016. Si tratta di un gruppo che pone al centro delle proprie dinamiche la cultura, lidentità nazionale, la buona politica. Un gruppo inclusivo, dove non esistono sguardi impietosi e dove tutti sono accolti. È una destra di tutti, stranieri inclusi. La facoltà di Lettere e Filosofia non vede un candidato dal 2008. Più di un decennio dove la destra è entrata in punta di piedi, e dove è stata colpita, giudicata, e sempre paragonata ad una parata di camicie nere. Oggi la Facoltà ha un candidato: è Dario Yanqui. La destra può tornare a testa alta: ecco alcune domande rivolte al presidente Mioni e al candidato Yanqui.

Mioni, al di là dellesito del voto – che potrebbe portare Yanqui su un seggio della facoltà – che messaggio manda al mondo universitario la candidatura di Azione Universitaria in una realtà di sinistra?

Se gli studenti sentono il bisogno di avere una rappresentanza, ma soprattutto di candidarsi in una lista di centrodestra, significa che si cerca un’alternativa che per anni non ha potuto esprimersi. Questa sinistra non è inclusiva come racconta e le sue strategie non funzionano più. Un esempio sta nel ritardo con cui inizieranno le lezioni in questa facoltà, a distanza di giorni dal resto dell’Università.

Cosa si sente di dire alle persone indecise? Perché votare Au?

La nostra associazione, Azione Universitaria, rappresenta la reale possibilità di un cambiamento dentro l’Università. In questi giorni stiamo assistendo ad una campagna elettorale populista: ci troviamo infatti a confrontarci con liste storiche, che da decenni hanno rappresentanti dentro ogni istituzione e luogo dell’ateneo, che nonostante questo criticano la gestione dell’Università e continuano a chiedere il voto. Un elettore attento ci mette poco ad intuire che questa è una logica gattopardiana. L’unico voto utile per il cambiamento è per Azione Universitaria.

Yanqui, perchè si è avvicinato ad Au?

Perché sentivo il bisogno di stare in un ambiente dove si può dare qualcosa di diverso. Qui ho conosciuto la vera politica, fatta di cultura e forte presenza nel sociale.

Come si sente ad essere il primo candidato di Facoltà dopo oltre un decennio?

Una fortissima emozione. È da un anno che vivo l’esperienza di Azione Universitaria ed essere colui che porterà di nuovo il centrodestra al voto mi spinge a dare il massimo per una migliore facoltà. Lettere e Filosofia è il luogo dove si può dare tanto al pensiero e alla creazione intellettuale.

Anche a lei rivolgo la stessa domanda fatta a Mioni. Cosa si sente di dire a tutti gli elettori indecisi?

Mi sento di ricordare che la politica, quella vera, serve ad analizzare e capire la verità che ci ha preceduti, per guardare ad un futuro migliore. Chi è indeciso in noi troverà speranza e sceglierà la verità.

Ringrazio Mioni e Yanqui per le loro parole. Grazie a loro l’intero mondo universitario potrà di nuovo avere la libertà di esprimersi e di poter scegliere. Perché loro sono la strada migliore da percorrere per dare dignità a chi ama la democrazia, forza a chi è nel dubbio, coraggio a chi è solo.

Aggiornato il 16 ottobre 2020 alle ore 18:06