
L’ex leader leghista Roberto Maroni torna in politica nel nome di Varese. L’ex governatore lombardo corre da sindaco nella culla leghista. La proposta di correre come sindaco di Varese è arrivata a Maroni nel giugno scorso direttamente dal segretario della Lega, Matteo Salvini, durante una serata romana. Frattanto era persino girata voce che Maroni potesse candidarsi a sindaco di Milano. In ogni caso, adesso è ufficiale: l’ex ministro dell’Interno ed ex presidente della Regione Lombardia ha accettato di correre per la sua città, la patria del Carroccio. Maroni aveva deciso di lasciare la politica e adesso, proprio nel nome di Varese, accetta il passo in “avanti”.
Intanto, Salvini guarda con una certa apprensione a sabato 3 ottobre. In quella data, infatti, è stata fissata dalla Procura di Catania l’udienza preliminare per il caso Gregoretti, la nave della Guardia costiera italiana con 131 migranti a bordo (erano stati poi lasciati scendere i minorenni) che da ministro dell’Interno Salvini tenne bloccata dal 27 al 31 luglio 2019, da cui è nata l’inchiesta in cui è accusato di sequestro di persona. A differenza del caso Diciotti, dalla dinamica simile, accaduto l’anno precedente e per cui il Senato aveva negato l’autorizzazione a procedere, per la Gregoretti nel febbraio scorso Palazzo Madama ha concesso l’autorizzazione.
Aggiornato il 01 ottobre 2020 alle ore 13:01