Anci, un programma per il futuro dei piccoli paesi d’Italia

Nella suggestiva cornice di Palazzo Rospigliosi a Zagarolo è stato eletto il nuovo presidente dei Piccoli comuni italiani, aderenti all’Anci, nella persona della dottoressa Lubiana Restaini. Un compito questo non certo facile proprio per le difficoltà che l’attuale crisi legata al Covid-19 ha portato e per il ruolo che i piccoli comuni possono svolgere aggravato anche dalle ristrettezze economiche. Come pensare allora ad una politica efficiente a favore dei piccoli comuni del Lazio? Abbiamo girato la domanda alla neo eletta Restaini. Questa la sua risposta ed il suo programma.

“La vita di tutti i giorni dei cittadini e la gestione delle imprese – afferma Restaini – sono state messe a dura prova dalle ristrettezze legate all’emergenza Covid-19 messe in atto dal Governo attraverso la pubblicazione dei vari Dpcm. Proprio in questi ultimi giorni è stato pubblicato sul supplemento ordinario n. 25 della Gazzetta ufficiale n. 180 del 18 luglio 2020, la legge 17 luglio 2020, n. 77 recante Conversione in legge, con modificazioni, del Decreto legge 19 maggio 2020, n. 34 (cosiddetto Decreto Rilancio), recante misure urgenti in materia di salute, sostegno al lavoro e all’economia, nonché di politiche sociali connesse all’emergenza epidemiologica da Covid-19. Questa situazione sta mettendo a dura prova le capacità organizzative e gestionali di tutti gli amministratori pubblici che devono garantire un doppio risultato: da una parte prendere decisioni straordinarie e non prevedibili a favore della collettività, dall’altra garantire un sempre più difficile equilibrio dei conti pubblici (Bilanci comunali). Non dobbiamo dimenticare che le politiche profuse a favore del territorio, dei cittadini e delle imprese sono orientate a garantire i quattro grandi pilastri del buon governo: politica delle Entrate (leggi applicazione della fiscalità locale Imu e Tari in primis, a garanzia dei conti pubblici), politica ambientale (a garanzia dell’igiene ambientale e del decoro urbano), politica sulla gestione delle acque (a garanzia della salute pubblica) e una politica sulla mobilità integrata (a garanzia della facilitazione degli spostamenti di persone e merci sul territorio). Grande l’impegno profuso da molti sindaci e assessori a dirottare gran parte delle risorse economiche (con diverse iniziative) a supporto delle necessità delle fasce più deboli ma, al contempo, devono essere necessariamente garantiti all’intera collettività tutti una serie di servizi che spaziano dall’igiene urbana, al trasporto pubblico locale fino all’assistenza sociale. Personalmente ero (e sono) impegnata in questo in prima persona con il duplice ruolo di consigliere comunale presso il Comune di Roccagorga (Latina) e, in ambito nazionale, in qualità di consigliere nazionale Anci, quest’oggi il mio impegno aumenta e si concretizza nell’incarico di presidente della consulta dei piccoli comuni del Lazio conferitami da Anci-Lazio, nomina di cui sono onorata”.

“Conoscendo da vicino la realtà dei piccoli comuni, sia tecnica-organizzativa che economica (ridotte risorse finanziarie a disposizione), meglio mi potrò orientare a poter fornire un contributo di idee verso di essa. È giusto ricordare che i piccoli comuni, comuni con una popolazione residente inferiore ai 5mila abitanti, rapprendano oltre 5.500 realtà amministrative su una totalità di circa 8mila comuni (stiamo parlando del 70 per cento dei comuni italiani), dato non trascurabile dal punto di vista amministrativo-gestionale e sociale. Nella Regione Lazio i piccoli comuni sono 254 (su 378 comuni) per una popolazione residente pari a 449mila abitanti. Il mio mandato sarà utilizzato per individuare soluzioni concrete che possano essere pensate e proposte anche con l’istituzione di un gruppo di lavoro permanente (Osservatorio) in sede Anci-Lazio, per supportare adeguatamente queste realtà territoriali nella fase di progettazione dei servizi (finanziari, ambientali, della mobilità e della promozione turistica) non potendo esse contare su grandi disponibilità finanziarie e professionali. L’Osservatorio dovrà essere pensato e attuato per fornire soluzioni mettendo insieme allo stesso tavolo professionisti del mondo dei servizi pubblici (per apportare le giuste esperienze nazionali le e competenze gestionali) e amministratori pubblici (per conoscere le criticità e i bisogni dei piccoli comuni)”.

“Questa sinergia dovrà essere propulsiva per la progettazione e realizzazione di soluzioni innovative anche da presentare in ambito di Unione europea per la richiesta degli opportuni finanziamenti economici. Prima tappa di questo interessante cammino sarà l’organizzazione per il mese di settembre di un digital talk che organizzerò come Consulta piccoli comuni del Lazio (su piattaforma Zoom) che vedrà attori pubblici amministratori, professionisti ed esperti dei servizi pubblici locali (già da me contattati) dal titolo Soluzioni e proposte per incrementare la qualità dei servizi pubblici locali per i piccoli comuni del Lazio. Nei prossimi mesi il mio impegno sarà totale e sarà finalizzato a reperire risorse per gli enti locali, sarò a disposizione totale per tutti gli amministratori e mi farò portavoce delle loro istanze su tutti i tavoli governativi, regionali e europei che di diritto siederò per rappresentarli”.

Aggiornato il 29 luglio 2020 alle ore 13:16