Gli italiani con la museruola, i migranti liberi di fuggire

Come in tutte le crisi di dimensioni globali, anche durante la pandemia da Covid-19 non sono mancati i cosiddetti complottisti, che vedono oscure trame di poteri occulti in ogni dove. Magari il complotto internazionale non c’è, ma risulta sempre più evidente come alcuni tendano ad “usare” la tragedia del virus per scopi di sopravvivenza politica, e probabilmente anche solo per ragioni di piccolo cabotaggio. Questi vorrebbero che il contagio non finisse mai, infatti contribuiscono a tenere accesa la fiammella non tanto della doverosa cautela, bensì di una specie di terrore con cui il popolino, secondo loro, ignorante non può che convivere. Il mantenimento di questo fuocherello non cessa nemmeno quando i dati epidemiologici diventano più incoraggianti. Attorno al virus, già piuttosto dannato di per sé e del quale non si nega l’esistenza, alcune classi dirigenti, coadiuvate da media compiacenti, si sono distinte e si distinguono tuttora per malafede e disinformazione.

Il governo italiano fa parte a pieno titolo di questo club di profittatori del Coronavirus. Superficiali quando occorreva il rigore, (non abbiamo dimenticato gli aperitivi di Nicola Zingaretti, il rischio addirittura zero di Roberto Burioni, le rassicurazioni di Giuseppe Conte), i giallorossi, con i loro virologi amici come Walter Ricciardi e Pier Luigi Lopalco, ormai inascoltabili ed impresentabili perché più dediti alla politica che agli studi di laboratorio, pare che si siano abituati a tenere gli italiani sotto ad una cappa di paura e di sensi di colpa. Per carità, non è ancora il momento di archiviare il virus come una faccenda ormai conclusa, ma i dati del nostro Paese dovrebbero iniziare a consentire una maggiore tranquillità. Le morti sono al minimo, i ricoveri in terapia intensiva pure e i nuovi contagiati, circa 200 al giorno fra alti e bassi, paiono essere in larga parte asintomatici e forse contraddistinti da una bassa carica virale, ma la disinformazione imperante preferisce non fare troppi chiarimenti sui nuovi malati di Covid-19. Eppure, per Conte, Roberto Speranza e compagni, è bene che gli italiani continuino a starsene buoni e possibilmente con la bocca coperta dalla mascherina.

E che non esagerino a godersi la vita, altrimenti verranno “pizzicati”, (Virginia Raggi docet!). È opportuno, per lor signori, protrarre lo stato di emergenza almeno fino al 31 ottobre o meglio ancora, sino a Capodanno, e su questo il premier Conte, quando tornerà in patria perché stufo di prendere schiaffi a Bruxelles, ci deluciderà prima o poi. Semmai l’attenzione maggiore, in questa particolare fase, dovrebbe essere rivolta agli arrivi da alcuni Paesi stranieri e agli sbarchi di immigrati clandestini, che purtroppo sono ripresi, ma qui i “rigorosi” del contenimento del virus hanno la mascherina non su bocca e naso, bensì sugli occhi.

Gli infelici risultati prodotti da questi intransigenti a fasi alterne li abbiamo constatati di recente, dai positivi giunti dal Bangladesh ai migranti fuggiti dalla quarantena a Gualdo Cattaneo in Umbria e a Taranto. Per prendere atto della stupida disonestà, intellettuale e non, del governo giallorosso, e dei suoi supporter con il camice bianco o il tesserino da giornalista, non serve nemmeno essere nostalgici delle politiche sull’immigrazione clandestina del Viminale ai tempi di Matteo Salvini, perché è sufficiente possedere un minimo di raziocinio e di buonsenso.

Aggiornato il 22 luglio 2020 alle ore 10:01