
Antonio Tajani accusa il governo giallorosso di “mancanza di visione”. Il vicepresidente di Forza Italia in un’intervista alla Gazzetta del Mezzogiorno si rivolge direttamente al presidente del Consiglio. “Al premier Conte – afferma Tajani – non devo essere io a ricordare che le opposizioni si incontrano a Palazzo Chigi o in Parlamento. Non siamo una task force o un’associazione di categoria, dovrebbe rendersene conto”. Secondo l’ex presidente del Parlamento europeo, “in questi mesi Forza Italia ha messo sul tavolo proposte utili, concrete. Eravamo pronti a discuterne dal primo momento ma siamo stati ignorati. Ricordo, inoltre, che senza il nostro voto non sarebbe stato possibile attuare gli scostamenti di bilancio necessari a sbloccare le risorse. Dunque, c’è sempre stata, da parte nostra, massima collaborazione. È mancata la volontà di coinvolgerci”.
Sugli Stati generali, il giudizio di Tajani è fortemente negativo: “Sembra un ricevimento a corte in cui c’è tutto tranne i risultati tangibili che sarebbe necessario portare a casa al più presto. Si prenda la relazione di Vittorio Colao, un documento favorevole alla crescita e per un buon 70 per cento vicino alle nostre proposte. Ebbene, è stato già accantonato”. Dopodiché arriva l’affondo contro i pentastellati. “Il governo – sostiene – non ha visione, non è pragmatico e soprattutto continua ad essere ostaggio del Movimento 5 stelle. Sulla vicenda del Venezuela spero si faccia chiarezza al più presto, sulla sovranità dell’Italia non devono esserci ombre, ma il nodo è innanzitutto politico. Il ministro Di Maio deve spiegare quale sia la nostra attuale politica estera. Politica estera che, per vocazione storica, dovrebbe essere occidentale e filoatlantica. Noi temiamo che l’asse delle alleanze si sposti altrove. Verso Venezuela, Cuba, Iran e Cina. E questo sarebbe un tragico errore”.
Lo è stato anche divenire il primo Paese europeo partner della Via della Seta? “Senza dubbio. Non bisogna combattere la Cina ma prendere semplicemente atto della realtà. I cinesi stanno arrivando nel porto di Taranto. Sa cosa vuol dire? Che arriveranno container pieni di roba contraffatta”. Rimanendo sulla politica estera, Palazzo Chigi chiede di convincere il gruppo di Visegrad a non ostacolare il piano europeo di aiuti. “Che sciocchezza – commenta Tajani – la politica estera la fa il ministro degli Esteri. Noi abbiamo fatto tutto ciò che era in nostro potere per aiutare l’Itala”. Sulle Regionali pugliesi, aggiunge: “Per noi valgono gli accordi già stipulati: Fitto in Puglia e Caldoro in Campania, l’unità della coalizione è essenziale”.
Aggiornato il 17 giugno 2020 alle ore 12:39