Tutti gli italiani, non solo i fan della Lega di Matteo Salvini, hanno il terrore di essere “giudicati” dai giudici politicizzati. Ma come mai il Presidente della Repubblica non si muove? Come mai non interviene e rimane silente? Non si hanno problemi a tenere in vita un governo Pd/5 stelle che da tempo non risponde a nessuna maggioranza elettorale degli italiani, che ha a capo persino un mai eletto Giuseppe Conte, mentre se si tratta di fare fronte alla violazione delle regole di giustizia, ovvero di deontologia, di correttezza e di imparzialità da parte del corpo giudicante ad opera dei giudici politicizzati, il Quirinale si defila.
Non si sbaglia forse troppo a pensare che la vera strategia riconducibile al Quirinale sia quella di aspettare che lo scandalo faccia il suo corso. Invece bisognerebbe correre a votare, per far scegliere gli italiani. Per poi affrontare una radicale riforma della giustizia, a cominciare dalla cancellazione del Csm. In qualunque contesto professionale, venuta meno la fiducia e la credibilità, i responsabili sono allontanati ed obbligati a risarcire i danni causati al Paese. Al contrario oggi, con i giudici politicizzati si usano due pesi e due misure, nella speranza forse di farla franca e continuare a dare - e far percepire - lo stipendio pubblico agli stessi. Chiunque, al ricorrere di uno scandalo come quello che rivelato dalle chat di Luca Palamara, sarebbe già stato allontanato da qualsivoglia contesto collettivo. Invece oggi i giudici politicizzati vengono invitati a mostrarsi in televisione - come starlette - a lanciare personali “pizzini” a destra e a manca. Lasciando gli italiani frodati della giustizia, gabbati, esterrefatti.
I soldi pubblici sono i soldi degli italiani, i soldi di tutti noi, e vengono usati per pagare giudici politicizzati, non equi ma faziosi, non probi ma viziati. Contro costoro, oggi, non si stanno applicando le nostre leggi fondamentali. Cosa si pensa di fare?
Aggiornato il 08 giugno 2020 alle ore 11:47