Dl rilancio, Salvini sferza il governo: “Italiani preoccupati e arrabbiati”

Matteo Salvini parte all’attacco del Decreto Rilancio. Intervistato da Telelombardia, il leader della Lega detta la linea dura dell’opposizione: “I primi messaggi ricevuti sono di italiani fra il preoccupato e l’arrabbiato. Ieri sera il ministro Bellanova ha pianto per i problemi dei poveri immigrati da regolarizzare, ci si sarebbe aspettati impegno e sofferenza per cittadini italiani in difficoltà”. L’ex ministro dell’Interno punta l’obiettivo sulle piccole e medie imprese. “Alcuni imprenditori del settore Turismo – sostiene – ci segnalano che, stando alle bozze, il 90 per cento del bonus vacanze andrebbe anticipato dall’albergatore, a cui poi spetterebbe un rimborso della quota tramite credito d’imposta. Così vale quello che vale”. Per il segretario del Carroccio, “questo è il momento di ricostruire, su nuovi principi, le mura del Paese Italia, con un grande abbattimento di burocrazia e tasse nel nome del Pagare meno, pagare tutti”.

Giorgia Meloni si affida a Facebook per evidenziare i ritardi del governo. “Il Parlamento – scrive sul social network la leader di Fratelli d’Italia – ha autorizzato il Governo a spendere in deficit 80 miliardi per fronteggiare l’emergenza. Giuseppe Conte non dovrebbe raccontarci quante risorse spenderà, ma quando arriveranno a famiglie e imprese”. Il vicepresidente di Forza Italia, Antonio Tajani, nel corso di Agorà, su Rai 3, invita il governo a fare presto. “I soldi – afferma – devono arrivare rapidamente ai cittadini che non riescono ad andare avanti: non basta elencare i soldi che si investiranno, i soldi devono arrivare rapidamente altrimenti siamo alle chiacchiere e alle promesse”.

D’altro canto, Matteo Renzi rivendica le priorità del momento e lancia nuove minacce al governo giallorosso. “Il Piano shock – sottolinea – è per noi il punto chiave anche per capire come lavorare insieme a una maggioranza con la quale abbiamo molti elementi di divisione. Italia viva ha incontrato il premier Conte e gli ha consegnato il nostro messaggio per il futuro. Nelle prossime ore, capiremo dal presidente del Consiglio se, sui punti che abbiamo posto, possiamo camminare insieme. Sbloccare i cantieri per evitare la distruzione di altri posti di lavoro è la priorità, per noi”.

Renzi ricorda polemicamente che “ieri è stato approvato il Decreto Rilancio. Ci sono 55 miliardi da spendere bene. E bisogna farlo sapendo che stiamo indebitando in modo significativo le nuove generazioni. Non bisogna sprecare nemmeno un centesimo. E neanche un secondo: la burocrazia va messa in quarantena. Noi siamo felici per alcuni interventi, a cominciare dall’Irap, frutto dell’impegno di Italia viva. Ma il punto adesso è correre, correre, correre”.

Aggiornato il 14 maggio 2020 alle ore 14:03