“Questo governo non lavora col favore delle tenebre: guarda in faccia gli italiani e parla con chiarezza”.

Così ha detto pochi giorni fa il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, in una sua conferenza stampa. Come sempre la mia analisi “politica” avviene da un differente punto di vista, il mio, che non è affetto dall’autoreferenzialità solipsistica e immotivata che affligge certuni a destra, autonominatisi maître à penser, ma si basa su differenti gradi di conoscenze.

La frase quindi del capo del Governo a me fa venire in mente altro, ed è qualcosa di molto sgradevole, ve lo garantisco. Innanzitutto non è detto che ciò che si muova nelle tenebre sia male, pensiamo ad esempio ai vari eroi mascherati della nostra infanzia, ai giustizieri notturni, da Phantom (non a caso chiamato anche “L’ombra che cammina”) a Batman, passando per Moon Knight, Daredevil, The Shadow e molti altri. A volte l’oscurità è favorevole alla Giustizia e proprio coloro che dichiarano di muoversi in piena luce invece sono i profeti dell’Oscuro Signore. Comunque il nostro buon, si fa per dire, Giuseppe Conte ignora che è nella “tenebra” che la Luce splende con maggior forza come avrebbe compreso se almeno una volta nella propria vita avesse visto la Resurrezione dipinta da Matthias Grünewald, egli ignora altresì il concetto mistico di “Tenebra Sopralucente” perché mai ha letto i sublimi versi di un Giovanni della Croce, ignora dunque la profondità del “Sole di Mezzanotte”.

Non è il solo ad essere “ignorante” ovviamente, anche perché coloro che realmente, in altro spazio, tirano i fili dei burattini politici, essendo plagiari e ingannatori, mentitori per eccellenza, mantengono nella non conoscenza per primi i loro stessi adepti. Quelle “potenze dell’aria”, quegli Arconti, hanno tutto l’interesse a non fornire troppi indizi neanche alle loro pedine sacrificabili. Quindi non sempre le cose sono come sembrano, anzi soprattutto in questa fase crepuscolare, spesso l’inganno è ovunque e si cerca di far passare per luminoso ciò che invece è infero e così il contrario. Il gioco sottile, ma ormai neanche troppo, è quello della continua, persistente, pervicace, mistificazione e sovversione di qualsiasi cosa.

È il lavoro del Diavolo, lo conosceva bene Charles Baudelaire, è l’inganno di Mefistofele nei confronti del Dottor Faust, condotto in un perverso e pervertitore labirinto di scatole che contengono altre scatole. Questo governo dunque non lavora con il favore delle tenebre, questo governo di approssimativi, incapaci, impreparati dilettanti è la tenebra, ma non quella luciferina, miltoniana, non è la tenebra romantica di Belfagor, quanto piuttosto un cieco dibattersi, annaspando e rimbalzando a caso di muro in muro, di un insieme di disperati individui affetti da cupio dissolvi.

Conte impari, guadando gli affreschi di Michelangelo, nella Cappella Sistina, nei quali Dio separa la Luce dalle Tenebre, impari qualcosa se riesce, guardando La conversione di San Paolo di Bartolomé Esteban Murillo, lui e i suoi così simili nel loro agire ai bari picareschi, seduti intorno al tavolo di una taverna, nel noto dipinto di Caravaggio. Carte celate e segni convenzionali, laddove però la vittima dei giocatori non è più soltanto il giovane sprovveduto della tela, ma l’intero popolo italiano, tradito e truffato proprio da coloro che avrebbero dovuto tutelarlo. Per questo oggi diffido sommamente anche da coloro che, urlando a squarciagola, dichiarano di appellarsi alle forze numinose, visto che il Serpente Antico spesso si traveste da Angelo di luce così come i progressisti si mascherano di democrazia per imporre la peggiore delle dittature in una continua sovversione dell’essere, dominata dalla pura. È con il terrore che essi governano.

Allora tutto è perduto? No, io credo in quelle parole latine che recitano “non prevalebunt”, credo che esista ancora una forza – che non è quella di certi imbecilli che straparlano sui media, sui social o anche sui libri da quattro soldi che qualche men che modesto editore gli pubblica – umana e sovrumana, che si oppone a tutto questo, agendo anch’essa nell’ombra da secoli, non vista, ignorata se non dai “felici pochi” che ne sono a conoscenza.

No, non prevarranno, ma è certo che questa guerra occulta la si dovrà combattere con il cuore, con la Fede e con l’acciaio dei saggi.

Aggiornato il 14 aprile 2020 alle ore 15:22