Draghi può tenere viva l’economia italiana

Sono saltate tutte le regole in Italia. E non c’è molto tempo né per farle valere né per recuperarle.

Oggi Mario Draghi, pur non eletto ed in quanto ex numero uno della Banca centrale europea, è il candidato ideale per voltare pagina – economica prima che politica– nell’interesse del nostro Paese. Una volta che diventi premier l’ex governatore della Bce, si andrà a votare, tanto fila più fila meno è lo stesso, al posto del supermercato la faremo, a distanza, alle urne.

Draghi è lo stesso che ha mandato tempo fa la lettera con cui Silvio Berlusconi, allora eletto alla presidenza dagli italiani, è stato mandato via. Ma la cronologia è importante, è fondamentale. Allora non c’era il coronavirus e nessuna emergenza sanitaria. Oggi serve uno come Draghi alla presidenza del Consiglio al posto di Giuseppe Conte per tenere in piedi l’economia italiana distrutta dal virus.

Draghi oggi “serve” perché è l’italiano che ha i numeri di telefono dell’Europa tedesca, a cominciare da quello di Christine Lagarde.

Donald Trump ha immesso duemila miliardi di dollari, circa milleduecento dollari ad americano, inclusi i bambini. Draghi sa come ha già scritto sul Financial Times ieri, che si deve immettere liquidità a iosa. Per cominciare. All’Italia può garantire credibilità verso l’estero, credibilità e sostanza che sono nulle oggi, sotto zero. Nel frattempo si prende tempo in Italia e si spera che le temperature risalgano e una cura e un vaccino si scoprano. Con più soldi in circolazione, anche chi deve studiare e trovare lo potrà fare nelle condizioni migliori possibili.

Sergio Mattarella si muova e tolga i posti di blocco militari dalle strade d’Italia. Non siamo in guerra, siamo alle prese con un virus che, contro la salute, ci sta decimando.

Aggiornato il 26 marzo 2020 alle ore 15:28