
C’è poco da lamentarsi della psicosi, delle insicurezze e dei comportamenti della gente, quando è dall’inizio del problema che il governo tituba e si contraddice, se il mare, sulla scala dell’ammiraglio inglese Beaufort annuncia forza 10 serve un ponte di comando all’altezza e basta. Da noi al contrario è dalla fine di gennaio che assistiamo a stop and go, annunci e smentite, dichiarazioni strane sulla modifica dei poteri regionali, inviti alla calma e allarmi generali, parole in libertà sulla chiusura oppure meno di questo o quello.
Ci riferiamo al balletto sulla scuola, ai contrasti fra governatori e il Premier, ai controlli alle frontiere, al blocco dei voli dalla Cina, alle zone rosse oppure arancioni, alle passerelle nei negozi dei cinesi, alle comunicazioni sul poco più di un’influenza stagionale, alle mascherine e così via. Insomma che piaccia o meno questo governo ha perpetrato il balletto che c’è stato fino a prima del maledetto virus, quel balletto che più di una volta l’ha portato sull’orlo della crisi, della rottura, della modifica costante dei provvedimenti per sanare liti e contrasti fra ministri.
Ecco perché si è ritardato un percorso chiaro e determinato per un guaio grosso che in Cina, come abbiamo visto, è stato subito affrontato con provvedimenti drastici e totali in tutti i gangli nazionali. Sia chiaro la Cina è una dittatura assoluta e ci rendiamo conto di come in democrazia fortunatamente conti il pensiero e il rispetto dei diritti della gente, ciononostante anche in uno Stato liberale si può e si deve usare la mano forte se c’è un allarme del bene nazionale.
Ecco perché noi fin dal principio abbiamo scritto meglius abundare quam deficere, nel senso cioè che in certi casi seppure nel dubbio vale considerare il metodo dell’estremo rimedio avverso al male estremo, insomma mano dura e regole chiare e obbligatorie. Obbligatorie e con sanzioni vere perché ogni legge ha senso se accompagnata da una pena, altrimenti è aria fritta, per farla breve non bisogna avere paura di scelte drastiche affiancate dai risvolti necessari per i furbetti e i gli indisciplinati di turno.
Certo però che alla base debba esserci un provvedimento preciso fino al dettaglio, soprattutto se il provvedimento è eccezionale per la salute e la sicurezza nazionale, altrimenti è inutile accusare la gente di capirci poco per non dire niente. Sia come sia seppure con ritardo siamo arrivati a emanare quei decreti dell’altra sera e auspicabilmente di più quello che sarà deliberato oggi mentre scriviamo, di blocco totale per un periodo stabilito di ogni movimento e attività tranne l’indispensabile e inalienabile.
Si tratterà probabilmente di due settimane da coprifuoco, un sacrificio assolutamente necessario per evitare il peggio del medico pietoso e la ferita infetta, un dispositivo draconiano magari a partire dall’uso delle mascherine, degli occhiali, e di tutto ciò che contribuisca alla sconfitta del virus. Avremmo dovuto farlo prima e saremmo stati un pezzo avanti, ma chiudendo ogni polemica seppure necessaria, meglio tardi che mai, del resto partecipare e contribuire vuol dire anche criticare, lamentare alternative, suggerire e farsi sentire, si chiama democrazia.
Ma la democrazia è soprattutto stare insieme, tutti uniti, disciplinati e protesi alla vittoria in questa guerra sanitaria nella quale medici, infermieri e operatori del settore stanno dando prova di una capacità encomiabile e straordinaria che va applaudita a scena aperta. Secondo noi non è questa l’ora più buia richiamata dal Premier citando Churchill, l’Italia infatti ha superato notti altrettanto difficili seppure diverse, ma certamente è un’ora brutta, perniciosa grave e inaspettata, che si può superare come le altre a condizione di essere compatti e consapevoli. La supereremo certo remando tutti dalla stessa parte senza rinunciare al contributo critico e aggiuntivo specialmente per ciò che sarà dell’economia, del resto se è vero che ubi maior minor cessat, è anche vero che senza minor e il suo rispetto può esserci un governo ma non democrazia.
Aggiornato il 11 marzo 2020 alle ore 10:47