L’Ue rinvia la risposta sulla flessibilità italiana

La replica delle Commissione europea è già arrivata. “La Commissione Ue – fa sapere un portavoce – ha ricevuto la lettera del ministro dell’Economia italiano, che informa la Commissione dell’avvio del processo legislativo del pacchetto di misure per l’economia. La Commissione risponderà nel momento appropriato. Tale comunicazione è obbligatoria in base alla legge italiana, ma non richiede approvazione da parte della Commissione in questa fase”.

Roberto Gualtieri ha chiesto alla Commissione Ue un maggior deficit di 0,3 punti percentuali – la previsione precedente era 2,2 per cento – attraverso una lettera al vicepresidente della Commissione Ue Valdis Dombrovskis e al commissario Ue agli Affari economici Paolo Gentiloni. Secondo il ministro dell’Economia, “la previsione di deficit per il 2020 salirà al 2,5 per cento del Pil”.

Il disco verde alla relazione sulla nuova richiesta di flessibilità e l’inizio dell’esame del secondo decreto sulle misure economiche anti-Coronavirus sono all’esame del governo. Mercoledì 11 marzo, le Aule della Camera dei deputati (a partire dalle 11.30) e del Senato (a partire dalle 9.30) esamineranno l’autorizzazione allo scostamento di bilancio propedeutica al varo del decreto legge con le misure economiche per fronteggiare l’emergenza Coronavirus: lo ha deciso la conferenza dei capigruppo di Montecitorio.

Nelle prossime tre settimane la Camera lavorerà solo nella giornata del Mercoledì per uniformarsi il più possibile alle norme di salvaguardia previste dal governo per il contrasto alla diffusione del Coronavirus senza interrompere la necessaria attività legislativa.

Aggiornato il 06 marzo 2020 alle ore 15:59