“Il tempo corre, e senza un accordo non saremo in grado l’anno prossimo di avviare i programmi della Ue con tutte le priorità”.
Così la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, aprendo il dibattito al Parlamento europeo riunito a Strasburgo, ha rivolto ai rappresentanti dei governi nazionali una forte sollecitazione circa i negoziati sul bilancio 2021-2027.
In verità, l’insistenza fatta dalla presidente della Commissione europea sembra un copione già visto. Infatti, ogni volta che si lavora al bilancio a lungo termine – il cosiddetto quadro finanziario pluriennale – si grida l’allarme di non riuscire trovare in tempo un accordo. Un’intesa che ovviamente è tutta politica, con il fronte dei Paesi del Nord Europa, più rigoristi e intransigenti, e gli Stati “mediterranei” che vogliono una dimensione finanziaria più ambiziosa.
Ad ogni modo la von der Leyen ha indicato che la Commissione non accetterà un bilancio che non garantisca almeno un quarto della dotazione a sostegno del cambiamento climatico. “La ragione è semplice – avverte von der Leyen – se non forniamo i mezzi necessari a sostenere le regioni e i lavoratori più esposti alle conseguenze economiche e sociali delle politiche contro il cambiamento del clima, non riusciremo a raggiungere la neutralità climatica nel 2050”, obiettivo che tra l’altro verrà presto incluso nel diritto Ue.
L’Unione europea, infatti, ha previsto di dedicare un quarto del proprio bilancio alla lotta ai cambiamenti climatici e ha istituito un programma per impegnare 100 miliardi di euro (110 miliardi di dollari) in investimenti per rendere l’economia più rispettosa dell’ambiente nei prossimi 10 anni. Cento miliardi che potranno andare a tutti i Paesi, non solo a quelli chiamati a maggiori sforzi per uscire dal carbone. Il piano quindi includerà un meccanismo progettato per aiutare le regioni più colpite dalla transizione verso industrie più “pulite” tramite sussidi e agevolazioni.
Più volte ministro nei governi Merkel, e dal 1°dicembre 2019 presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen ha fatto della lotta ai cambiamenti climatici la priorità del suo mandato. Ha sostenuto apertamente che “È ora di trovare un accordo. Tutti dobbiamo essere pronti a trovare un terreno comune e un giusto equilibro tra vecchie e nuove priorità. Se guardiamo ai negoziati ci sono moltissimi Stati membri che difendono le politiche di coesione, molti altri invece difendono la politica agricola. Tuttavia, mi aspetto la stessa dedizione quando si tratterà di difendere le nuove priorità, tra cui il clima”.
Il nuovo bilancio pluriennale, poi, ha la forte ambizione di investire nelle startup digitali, di esplorare il potenziale dell’intelligenza artificiale, di fare dell’Europa il leader mondiale nella ricerca, di affrontare le cause delle migrazioni e di costruire l’Europa della sicurezza e della difesa.
Comunque sia, la settimana prossima ci sarà il Consiglio straordinario che definirà il bilancio pluriennale dell’Ue. “È un momento importante per l’Europa”, ha commentato in conclusione la presidente della Commissione europea. È un momento importante soprattutto per i cittadini europei, avranno pensato gli europarlamentari applaudendo alla fine dell’appassionato discorso.
Aggiornato il 13 febbraio 2020 alle ore 19:11