L’Italia si appoggi a Trump per rimodulare l’Europa

Nel 2018 il pil inglese è cresciuto – 1,3 per cento – più di quello dell’Eurozona. La borsa inglese ha fatto un balzo del 12 per cento in avanti. La disoccupazione inglese – al 3,7 per cento – è meno della metà di quella media europea. Per comprare una sterlina oggi serve 1,18 euro. Brexit, ovvero l’uscita del Regno Unito dall’Unione europea o meglio dall’attuale e persistente Europa dell’asse franco-tedesco, si realizzerà il 1 febbraio 2020 avendo così deciso la maggioranza degli inglesi democraticamente due anni fa, nel giugno del 2016.

L’Europa franco-tedesca continua a voler fare dell’Italia il proprio campo profughi tramite governi non eletti di sinistra come quello attuale di Giuseppe Conte e Luciana Lamorgese.

L’Italia deve fare asse ed appoggiarsi agli Usa di Donald Trump – e la regina Elisabetta e Boris Johnson – per comunicare di rimodellare l’attuale Europa franco-tedesca nella nuova Europa a nostro vantaggio. A cominciare dall’Euro. Noi italiani abbiamo tutto contro: i governi sinistri di Napolitano e Mattarella mai eletti; il Fondo Monetario Internazionale e la Banca centrale europea al cui capo c’è oggi Christine Lagarde la quale, insieme e in accordo ad Angela Merkel ed Emmanuel Macron, vuole proseguire contro l’Italia in stile Grecia con la nefasta “austerità” tutta tasse e decrescita. Sergio Mattarella impedisce il voto di noi tutti, vale a dire all’unica possibilità che ha l’Italia – votando immantinente – di tirarsi fuori ed avere rappresentanti eletti in grado di contrastare e risalire la china a vantaggio di tutti noi e del nostro Paese. Bisogna andare a votare, subito, di corsa. L’Italia deve e vuole votare per ricollocare se stessa geopoliticamente e per crescere.

Aggiornato il 30 gennaio 2020 alle ore 20:35