
I moderati sono la maggioranza del Paese. L’ennesima fotografia sulle intenzioni di voto degli italiani certifica un dato riconosciuto da tutti gli istituti di sondaggio. Il centrodestra a trazione leghista è ampiamente la colazione maggioritaria. A due giorni dal voto in Emilia-Romagna, Index Resarch per la trasmissione Piazzapulita, condotta da Corrado Formigli su La7, chiarisce le dimensioni del vantaggio del centrodestra sulle forze che sostengono il governo giallorosso.
Il primo partito italiano è naturalmente la Lega. Il Carroccio guidato da Matteo Salvini guadagna lo 0,3 per cento e si attesta al 31,8 per cento. Con un notevole distacco, si piazza al secondo posto il Pd di Nicola Zingaretti: perde lo 0,2 per cento rispetto a sette giorni fa e scende al 18,7 per cento. In lieve ripresa è il Movimento 5 stelle. Dopo il “passo indietro” di Luigi Di Maio, i pentastellati guadagno due decimi di punto e si portano al 16 per cento. Dietro ai cinque stelle figura Fratelli d’Italia. Il partito di Giorgia Meloni cresce ancora: è quotato al 10,9 per cento (+0,4 per cento). Forza Italia di Silvio Berlusconi è accreditata del 6,5 per cento.
La somma dei partiti del centrodestra sfiora il 50 per cento. Per l’esattezza: il 49,2 per cento. Il Pd, il Movimento 5 stelle, Italia viva e tutti gli altri partiti di sinistra arrivano al 41,8 per cento. Il partito di Matteo Renzi continua a scendere. Perde lo 0,2 e arriva al 4,2 per cento delle intenzioni di voto. Azione di Carlo Calenda si ferma infatti al 2,2. Europa verde è all’1,9 per cento e +Europa di Emma Bonino all’1,7 per cento. Sotto l’uno percento, infine, c’è Cambiamo! di Giovanni Toti.
Aggiornato il 24 gennaio 2020 alle ore 14:29