Meloni: “Se vinciamo in Emilia-Romagna chiederò elezioni anticipate”

Giorgia Meloni sente profumo di vittoria. A suo avviso, le Regionali in Emilia-Romagna rappresentano la chiave di volta per dare la spallata definitiva al governo giallorosso. “L’istituto dello scioglimento anticipato delle Camere previsto dalla nostra Costituzione – sostiene la presidente di Fratelli d’Italia, in un’intervista a Rtl 102.5 – è lo strumento che il presidente della Repubblica ha quando dovesse ravvisare che c’è troppa differenza, troppa distanza, tra quello che è il sentimento del popolo e quelle che sono le scelte del palazzo. Quindi se si vince in Emilia-Romagna il giorno dopo chiederò elezioni anticipate, scioglimento delle Camere anticipato al presidente della Repubblica, perché ritengo che sia nelle sue disponibilità e nei suoi poteri e penso che sia anche la cosa giusta da fare”.

La Meloni dice la sua rispetto alla riduzione dei parlamentari. “Secondo me – afferma – è giusto tagliare i parlamentari. Poiché credo che il governo andrà a casa in ogni caso nonostante si fa tutto questo dibattito sul referendum accorcia o allunga i tempi del governo, se non si fosse il referendum oggi noi avremmo già un Parlamento tagliato in caso di elezioni, mentre con il referendum rischiamo di andare a votare, se andiamo a votare, ancora con il plenum di quasi mille parlamentari. Secondo me era meglio evitarlo”.

Meloni parla anche della notizia del giorno, le dimissioni di Luigi Di Maio dalla guida dei grillini. Per la leader della destra, “quello che sta facendo Di Maio con il Movimento 5 stelle è simile a quello che dall’altra parte tenta di fare anche Nicola Zingaretti con il Partito democratico quando dice cambiamo tutto, il simbolo, il nome. È semplicemente un modo per far finta di rivoluzionare dei partiti e tenersi il governo, che è il vero tema. Di Maio si dimette da leader dei cinque stelle ma non da ministro, per cercare di rendere presentabile un Movimento che possa rimanere così abbarbicato alle poltrone del governo. Per cui considero la cosa non fatta nell’interesse dei cittadini”.

Aggiornato il 23 gennaio 2020 alle ore 12:18