Prescrizione, Gelmini: “Bonafede piccona lo stato di diritto”

Il centrodestra è schierato, in maniera compatta, contro la riforma della prescrizione voluta dal ministro pentastellato Alfonso Bonafede. Secondo Mariastella Gelmini una “svolta” del genere mette in discussione lo “stato di diritto”. La capogruppo di Forza Italia alla Camera dei deputati, in un’intervista alla Stampa, dichiara tutta la propria contrarietà all’idea di giustizia del Movimento cinque stelle al governo con il Pd.

“A me – sostiene la Gelmini – non stupisce più di tanto il giustizialismo esasperato di Alfonso Bonafede che condanna gli italiani all’ergastolo processuale con una norma assurda. È il ministro degli agenti provocatori e delle confische dei patrimoni degli imprenditori. Né pensavamo che il Bonafede 2 potesse essere tanto diverso dal Bonafede 1. Così come il Conte 2 rispetto al Conte 1: dov’è la tanto decantata discontinuità? Vedo sempre lì il reddito di cittadinanza e Quota 100”.

Per l’esponente forzista, “Bonafede sta davvero picconando lo Stato di diritto. Quel che ci sorprende è il cedimento del Pd. Vergognoso. Anche se in una prima fase alcuni di loro sembravano avere ascoltato, non dico il nostro Enrico Costa, ma almeno la comunità del diritto, che è unanime nel condannare questo blocco della prescrizione, abbiamo ora visto che si sono grillinizzati. E non solo sulla giustizia. Dal dossier Ilva all’Alitalia, a Autostrade, sanno solo adeguarsi per amor di poltrone”.

Ma la Gemini lancia un “invito” inatteso a Matteo Renzi. “Deve scoprire che cosa vuole fare da grande. Noi lo aspettiamo alla prova del voto in Aula il 27 gennaio. Vedremo se continuerà così oppure no. Ricordo che l’ultima volta, come massimo di dissenso, i suoi si sono limitati a non votare un ordine del giorno”. Poi arriva la stilettata nei confronti dell’ex premier. “E comunque non dimentico che una decisione di Renzi è stata la levatrice di questo governo. Senza di lui, questo governo non sarebbe mai nato. Allora, se davvero vuole prenderne le distanze, è chiamato a far cadere questo governo”.

Aggiornato il 17 gennaio 2020 alle ore 14:01