
Difficile prevedere il verdetto della Corte costituzionale sull’ammissibilità del referendum sulla legge elettorale.
Una cosa, però, è certa: se dichiarato ammissibile e se vittorioso, il referendum ci renderebbe simili agli inglesi, vale a dire che ci consegnerebbe al sistema maggioritario, quello in cui vince chi prende più voti. Ovviamente, bisognerebbe rivedere i collegi.
L’effetto di questa innovazione sarebbe, a mio avviso, molto utile: semplificherebbe il sistema, costringendo i partiti a coalizzarsi e a proporre programmi, migliorerebbe la qualità dei candidati e ci darebbe un vincitore, cioè governabilità e probabile stabilità.
Io sono da sempre per il maggioritario, che non è il sistema (più) perfetto.
Però, alla prova dei fatti, funziona. D’altra parte, o così o niente. Abbiamo capito che una riforma non l’avremo mai.
Aggiornato il 15 gennaio 2020 alle ore 16:10