
Luigi Di Maio e Matteo Renzi vanno allo scontro sulle concessioni autostradali. Mentre il leader grillino sostiene che la maggioranza compatta, il fondatore di Italia viva chiede che venga presentato in Parlamento un disegno di legge. “Sulla revoca della concessione vedo un governo finalmente compatto. Nel 2020 si procederà spediti, dovrà essere l’anno della giustizia per le vittime del Ponte Morandi”.
Così Di Maio in un’intervista al Sole 24 Ore, rispondendo ad una domanda sul taglio degli indennizzi ai concessionari in caso di revoca, norma che ha attirato molte critiche sul governo, tra cui quella di Italia viva, che non l’ha votata. Norma che preluderebbe ad una revoca della concessione ad Autostrade per l’Italia. Successivamente, su Facebook, Luigi Di Maio è tornato a parlare della questione in un post. “Nei prossimi giorni – scrive – dovranno essere sciolti gli ultimi nodi in merito al Decreto Milleproroghe approvato ieri in cdm “salvo intese”. Ma intanto ho notato che qualcuno continua a lamentarsi della norma sulle concessioni autostradali entrata proprio nel Milleproroghe”.
“Che sia chiaro: bisogna avviare un percorso che ci porti alla revoca delle concessioni autostradali”, chiarisce Di Maio. “Non dimentichiamoci che questa gente si è arricchita con i soldi dei cittadini, dimenticandosi però di fare manutenzione a ponti e strade. Per noi questa è una battaglia di civiltà, perché serve giustizia per le vittime del ponte Morandi. E chi si oppone a tutto questo di sicuro non fa il bene del Paese. Sono sicuro che anche in questa occasione il governo, con grande senso di responsabilità, darà dimostrazione di compattezza”, dice. Di Maio parla anche del governo e del futuro del Movimento 5 stelle.
“Ieri, in occasione della riunione con i facilitatori, è nato un gruppo di lavoro che sarà coordinato da Danilo Toninelli per attivare il percorso per gli stati generali che saranno a marzo. L’obiettivo è lavorare ad una nuova carta dei valori del movimento. Dopo aver messo in sicurezza il governo, e chiuso una manovra per tutelare i cittadini, adesso pensiamo al futuro del movimento 5 stelle”.
“Se qualcuno vuole revocare la concessione ad Autostrade per la vicenda del ponte Morandi si presenti in Parlamento con un disegno di legge. Il Parlamento è sovrano: si discuterà e la maggioranza deciderà. Ma utilizzare il Milleproroghe aprendo un potenziale caos normativo e facendo crollare la fiducia degli investitori esteri sull’Italia è roba da azzeccagarbugli di provincia”. Renzi lo dice in un’intervista a Repubblica. “Torniamo all’Abc – prosegue l’ex premier – nel mille proroghe ci vanno le proroghe, non le brillanti intuizioni di qualche demagogo”.
Aggiornato il 23 dicembre 2019 alle ore 14:01