
Sveglia Amici! Basta con i lagni contro i rottamatori della Repubblica e delle libere istituzioni. I lagni sono inutili. Ma c’è un’altra carta da giuocare per non cadere nella trappola: la trappola del “taglio dei parlamentari”, gli “esuberi” dei senatori da Camera e Senato “per risparmiare”. Vergognosa giustificazione della soppressione della democrazia in nome di un fantomatico “risparmio”, secondo una logica che porta dritta alla dittatura. Poiché la votazione della riduzione del numero di deputati e senatori non ha raggiunto nelle due Camere il quorum di cui all’articolo 138 della Costituzione, la modifica approvata in due letture dalle Camere può essere sottoposta a referendum. La relativa richiesta è stata fatta già da un congruo numero di parlamentari e il “taglio” non sarà operativo se non sarà confermato dal referendum che, ora deve essere indetto sulla modifica costituzionale.
I motivi del taglio, di esplicita ispirazione grillina, sono, a dir poco, vergognosi. “Per risparmiare”. Come se si trattasse di un personale non qualificato, sostituibile come una qualche macchinetta o per l’estrazione a sorte. E a voler “risparmiare” mandando a casa gli altri, gli “esuberi” dei parlamentari, sono in prima fila i cialtroni attaccati con la colla alle loro poltrone a Montecitorio e a Palazzo Madama. Vergogna! C’è poi un aspetto particolare di questa canagliata, che è un’autentica trappola in cui sono andati a cadere quanti hanno reclamato elezioni anticipate.
Se passasse definitivamente il “taglio” non si potrebbe più votare fino all’approvazione di una nuova legge elettorale che tenga conto della riduzione di candidature e di seggi, nonché della diversità di formazione di colleghi. Potere che rimarrebbe in mano all’attuale maggioranza, o, peggio ancora, sarebbe del tutto interdetto. Piccole questioni di interessi di partito, questioni, magari, locali, di progetti di nuove maggioranze. Sono nulla di fronte all’importanza per le libere istituzioni delle questioni oggi così in giuoco. C’è un potere nelle mani di ogni cittadino. Nessuno poi apra più bocca per lagne inconcludenti. E allora: contro i truffatori. Votare no al referendum. Da oggi questa è la sola strada disponibile. Tutti a votare no. Al taglio vergognoso! Amici. Rispondetemi. Per le nostre libertà, per il nostro onore di cittadini di una Repubblica democratica. No! No! No!
Aggiornato il 23 dicembre 2019 alle ore 13:16