Mes, Gualtieri attacca Salvini, ma Ricolfi lo “smentisce”

Sulla riforma del Mes, Roberto Gualtieri non risparmia critiche a Matteo Salvini. Il ministro dem dell’Economia intervistato ieri da Lucia Annunziata a Mezz’ora in più, su Rai Tre, attacca a testa bassa il leader leghista. “Quella sul Mes – ha detto – è una discussione che ci sarebbe stata comunque, a prescindere da questo dibattito sopra le righe, ma è avvenuta in un contesto in cui la Lega, Salvini e Borghi con cinismo hanno iniziato a fare una campagna terroristica per spaventare le persone. Certo, se non ci si riesce a esprimersi con competenza e serietà sulla Nutella è evidente che la credibilità su ciò che si dice sul Mes sia piuttosto scarsa”.

Secondo il ministro, “il rinvio è un fatto, ci sono anche dei miglioramenti che vanno valutati, c’è un orizzonte più largo sul pacchetto. Auspico che ci sia una risoluzione positiva che guardi in avanti e che raccolga il sostegno delle forze responsabili, anche non della maggioranza. Certo, chi vuole l’incidente, chi spaventa le persone in modo molto cinico dicendo che ci tolgono i soldi dai conto correnti, dubito possa convergere”.

Rispetto alla legge finanziaria, Gualtieri ha lanciato un’altra stilettata: “Con questa manovra abbiamo saldato il conto del Papeete: ha fatto il miracolo e rilancia crescita ed equità”. Sulla vita tenuta del governo giallorosso, Gualtieri ha mostrato sicurezza: “Non penso che ci sia una crisi e che si andrà a votare a gennaio”.

La risposta di Salvini è inevitabile. “Sulla manovra da parte di Gualtieri – replica l’ex ministro dell’Interno – è tutto un rinvio accadrà a giugno, luglio, agosto, settembre. L’unica cosa che accadrà dal primo gennaio, gli asili nido gratis a tutti i bimbi, ma è palesemente una fesseria priva di fondamento. Ci saranno alcune migliaia che lo potranno fare. Ma ci troviamo il primo gennaio e vediamo se è stata una bufala, una balla spaziale”.

Salvini ha menzionato l’editoriale di ieri del Messaggero, firmato dal sociologo Luca Ricolfi. “A proposito di terrorismo della Lega contro il Mes – ha detto il leader del Carroccio – ci tengo a citare Ricolfi che ha scritto che questo trattato è pericoloso. Non credo che lui sia un terrorista. È evidente che non voteremo la risoluzione di maggioranza sul Mes”.

In effetti, Ricolfi ha espresso in maniera netta e inequivocabile la sua contrarietà alla riforma del Fondo Salva-Stati. “Prima di leggere il testo – ha scritto – non ero eccessivamente preoccupato, dopo averlo letto attentamente lo sono moltissimo. Il trattato è pericoloso per l’Italia, e aumenta il rischio di una crisi finanziaria che ci costringa a una pesante “ristrutturazione del debito” (eufemismo per non dover dire: perdite patrimoniali e relativa catena di conseguenze). Questo giudizio non è solo dell’opposizione ma è condiviso da numerosi politici e tecnici di sicura fede europeista e progressista, che hanno messo in evidenza i molti punti deboli dell’accordo: dall’eccesso di potere del Mes (a scapito della Commissione Europea) alla pericolosità delle Clausole di Azione Collettiva (le cosiddette Cacs) che dal 2022 renderanno più facile costringere gli Stati a ristrutturare il debito, per non parlare dello scudo penale a favore dei membri del Mes (articoli 32 e 35 del trattato). A minimizzare più o meno convintamente i rischi restano solo l’ex ministro Tria (che ha negoziato le modifiche), il ministro Gualtieri (che ha ereditato la patata bollente), la maggioranza degli esponenti del Pd, nonché i più acritici fra gli europeisti a prescindere”.

Aggiornato il 09 dicembre 2019 alle ore 13:54