Giustizia, ex “007” di Bonafede indagato a Napoli

Il passo indietro “obbligato” di un magistrato. Andrea Nocera, l’ex “007” del ministro grillino Alfonso Bonafede, è stato costretto a lasciare. La Procura della Repubblica di Napoli ha iscritto nel registro degli indagati il magistrato, ex capo dell’ufficio ispettorato del ministero della Giustizia, con l’accusa di concorso in corruzione con l’ex senatore di Forza Italia Salvatore Lauro e l’armatore Salvatore Di Leva.  

Nocera si sarebbe reso disponibile a dare informazioni segrete riguardo un’inchiesta su Lauro in cambio di biglietti di viaggio e del rimessaggio gratis di un gommone. La vicenda sarebbe emersa da una conversazione captata dal telefono cellulare dell’armatore (socio di Salvatore Lauro, in quanto amministratore della società Alilauro Gruson) sul quale è stato inoculato dagli investigatori un virus captatore. Una conversazione risalente allo scorso aprile nel cantiere navale di Di Leva, a cui avrebbero partecipato il magistrato Nocera, Salvatore Lauro e il commercialista del gruppo, Alessandro Gelormini, quest’ultimo già in carcere nell’ambito di un altro procedimento giudiziario.

Ho appreso, con sorpresa, dalla stampa, di essere indagato per corruzione in concorso con un magistrato, il dottore Andrea Nocera, e l’imprenditore Salvatore Di Leva. La notizia mi ha profondamente amareggiato in quanto sono certo di non aver commesso alcun reato”. Lo ha dichiarato, Lauro, in relazione alla sua iscrizione nel registro degli indagati nell’ambito di una indagine in cui gli inquirenti di Napoli ipotizzano il reato di corruzione in concorso, nei suoi confronti dell’ex senatore, in quelli di Nocera e dell’armatore Di Leva. “Ho piena fiducia nell’operato degli inquirenti, – conclude Lauro – ai quali mi auguro di poter fornire ogni chiarimento nel più breve tempo possibile”.

Aggiornato il 06 dicembre 2019 alle ore 18:37