Dal nuovo Umanesimo al Leviatano

Mentre Matteo Renzi si lecca le ferite per le inchieste su Open, il Governo si appresta ad una serie di provvedimenti, dalla Finanziaria alla prescrizione fino al Mes, da far impallidire il soviet. Su Renzi c’è poco da aggiungere se non che appaia specializzato ad infilarsi nei partiti e nelle coalizioni sbagliate, come se non gli fosse bastata la guerra mortale subita nel Partito Democratico. Insomma, sembra che l’ex Premier faccia fatica a capire come funzioni la lotta politica nella sinistra postcomunista e come da quelle parti, specialmente ora con la presenza dei grillini, certi metodi e certe tecniche siano all’ordine del giorno. Ecco perché diciamo che Renzi pare abbia una predisposizione all’autolesionismo, la stessa che lo portò a pensare di poter mettere sotto controllo gli eredi di Togliatti, Pci-Pds-Ds-Pd, obbligandoli alle sue ambizioni. Povero illuso. Con la mossa spregiudicata, poi, di consentire la nascita del Conte Bis, il signore di Rignano sull’Arno l’ha fatta grossa, sia perché ha schiaffeggiato la volontà popolare che chiedeva il voto, sia perché si è alleato con un nemico doppio: il suo ex partito e quello pentastellato. Oltretutto Renzi con questa operazione scellerata si ritrova a sostenere un Governo che si appresta ad approvare i provvedimenti più illiberali, antigarantisti, pericolosi e fiscalmente oscurantisti che la memoria ricordi.

Siamo passato dal nuovo umanesimo al leviatano; infatti, solo a ricordare le favole di Andersen recitate da Conte nella fiducia del Senato, viene rabbia e indignazione, tanto è vero che è sotto gli occhi di tutti l’esatto contrario. Qui non si tratta solo dell’incapacità e della scriteriatezza nella trattativa Ilva oppure Alitalia, ma di una manovra di stabilità fatta di tasse e trucchi contabili e della norma sulla prescrizione che colpirà a morte il garantismo costituzionale.

Andando per gradi, sulla Finanziaria si stanno verificando due cose, da una parte per paura di perdere a gennaio si arrotonda qualche tassa, dall’altra si imputano coperture farlocche che verranno a galla nel prossimo anno e dunque ad elezioni fatte. Per farla breve, l’obiettivo è di scavalcare lo scoglio delle Regionali, specialmente in Emilia-Romagna che potrebbe essere fatale, e di puntare alla primavera prossima e alla manovra correttiva. Un trucco contabile per guadagnare tempo senza esasperare troppo i cittadini sotto elezioni. Ecco perché si affannano a cambiare ogni giorno qualche tassa, sulla plastica, sulle auto, sui carburanti, compensandola con la lotta all’evasione; un escamotage che sottoporrà i cittadini a controlli e persecuzioni da stato di polizia, alla faccia del fisco amico e del diritto dei contribuenti. Col risultato di instaurare un clima di terrore fiscale che porterà, anziché l’aumento del gettito, a un blocco dei consumi e degli investimenti tale per cui in primavera una mazzata da manovra correttiva sarà inevitabile. Una roba diabolica, da Soviet amplificato.

Come se non bastasse, nel 2020 oltre alla correzione dei conti per i trucchi, ci ritroveremo ancora l’Iva; perché, sia chiaro, la clausola non è stata eliminata come vorrebbero farci credere, ma solamente trasferita. Insomma, siamo di fronte ad una ipocrisia gigantesca sulle tasse.

Per finire il Mes, che se passasse per come è metterebbe sotto botta sia il nostro sistema bancario a vantaggio di quello franco-tedesco che sta peggio, sia l’affidabilità del debito sovrano a rischio di ristrutturazione. Una spada di Damocle europea più pericolosa della Troika. Altro che nuovo umanesimo, è un imbroglio, con questa maggioranza è iniziata l’era del disfacimento, della sottomissione, della persecuzione, contro i cittadini e contro la nazione.

Aggiornato il 27 novembre 2019 alle ore 11:13