
L’Italia è di nuovo sottacqua. Il maltempo non dà tregua. Da Nord a Sud, sono numerose le regioni che hanno fatto scattare l’allerta rossa. Ingenti i danni: strade chiuse, smottamenti e frane. Ieri un tratto di viadotto lungo la Torino-Savona è crollato. Si tratta di una trentina di metri circa di autostrada dei Fiori, dopo l’innesto con la A10, a circa un chilometro e mezzo da Savona verso Altare. Sul posto sono intervenuti i Vigili del fuoco. Il cedimento è avvenuto sulla autostrada A6, gestita dal Gruppo Gavio. Daniele Cassol, il vigilante 56enne che ha salvato molte vite sull’autostrada A6 che collega Torino a Savona dopo il crollo del viadotto, è ancora scosso. “Ho impresse le immagini del ponte Morandi, ho pensato il peggio, se non fossi riuscito a fermarmi prima. Ma un conto è vedere queste cose in tivù una cosa è viverle”. Sono state le sue urla verso le macchine e i pullman che stavano percorrendo l’autostrada a evitare l’ennesima strage. “Fermatevi, è venuto giù tutto”, si è messo a urlare per fermare gli automobilisti in transito.
“Per pura casualità e per immensa fortuna non sono decedute altre persone innocenti, e non ci sono altri famigliari sprofondati nel dolore; i cittadini devono essere protetti. Vogliamo un impegno serio del nostro governo e del Parlamento affinché il nostro Paese sia messo in sicurezza e ogni viaggio non diventi una roulette russa”. Lo chiede al governo Egle Possetti, presidente del Comitato ricordo vittime del ponte Moranti. “Per noi ieri è stato come tornare indietro di 15 mesi e ci ha lasciati ancora una volta senza fiato” aggiunge.
Intanto, oggi allerta rossa in Emilia Romagna; arancione in Abruzzo, Calabria, Piemonte, Veneto, Marche, Lombardia e Puglia; gialla in Val d’Aosta, Trentino Alto Adige, Campania, Molise, Basilicata, Umbria, Sicilia e Sardegna. Per la protezione del territorio “sono stati stanziati undici miliardi su base pluriennale: ora però dobbiamo spendere questi soldi e accelerare con tutte le opere e i cantieri”. Così il premier Giuseppe Conte, a margine di una visita allo stabilimento Fca di Melfi all’assemblea pubblica dell’Anfia (Associazione nazionale filiera industria automobilistica).
Ed è sempre più critica la situazione dei fiumi in provincia di Pavia in seguito all’ondata di maltempo dei giorni scorsi. Durante la scorsa notte il Ticino è esondato nel rione del Borgo Basso, a Pavia: l’acqua è salita per alcuni centimetri in via Milazzo, la strada che si affaccia sul fiume. Questa mattina gli operatori della Protezione Civile e gli addetti del Comune hanno aiutato i residenti della zona a uscire di casa. In piazzale Ghinaglia è attivo un presidio con la presenza di vigili del fuoco, protezione civile e 118.
“Abbiamo almeno 130 strade chiude, una Regione bloccata completamente, oltre 550 sfollati e altre 600 persone isolate. E, purtroppo, abbiamo una vittima, che si unisce alle due di un mese fa”. È il “bollettino di guerra di una due giorni incredibili” tracciato dal presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio, che ha fatto il punto dell’emergenza maltempo ai microfoni de La7. “Chiederemo lo stato di calamità – aggiunge in collegamento con la trasmissione Coffee Break – e lo stato di emergenza”.
Si conferma “fragile” anche la Liguria, per alcuni interminabili attimi il timore di essere di fronte ad un nuovo ponte Morandi. “Serve un piano straordinario di manutenzione”, afferma il governatore Giovanni Toti, che rinnoverà la richiesta alla ministra Paola De Micheli, in un sopralluogo al viadotto crollato, domani, quando il maltempo dovrebbe finalmente concedere una tregua.
Aggiornato il 25 novembre 2019 alle ore 13:56