Regionali, Il M5s nel caos per il voto su Rousseau

“A decidere se procedere con un voto su Rousseau su un tema importante siamo io e Grillo”. Ospite del programma L’Aria che tira, in onda su La7, Luigi Di Maio replica in maniera scomposta alla domanda sulla votazione decisione da prendere rispetto alle Regionali in Emilia-Romagna e Calabria. Già. Il Movimento cinque stelle si presenterà? Il voto sulla piattaforma Rousseau mette a nudo la lacerazione in atto tra il gruppo dirigente grillino, pronto a favorire il Pd con la desistenza, e la base del partito che non vuole rinunciare a presentare le liste nelle due regioni.

Paolo Parentela, coordinatore della campagna elettorale in Calabria per i pentastellati, lancia accusa precise. “Con il voto di oggi su Rousseau – scrive in una lunga nota – i vertici del Movimento 5 stelle scelgono di non scegliere. Deludono le migliaia di attivisti calabresi che con sacrifici e rischi hanno sempre lavorato sul territorio, ignorano il percorso che abbiamo già avviato e scaricano su tutti gli iscritti la responsabilità di una scelta inquadrata in termini profondamente sbagliati”.

Ieri, subito dopo la decisione dei vertici di indire una votazione su Rousseau per decidere se partecipare o meno alle Regionali del 26 gennaio, era arrivato lo sfogo del deputato Riccardo Tucci: “è una porcheria”.

Un altro deputato pentastellato, il calabrese Francesco Sapia ha scritto su Facebook: “Non si può far decidere sulla piattaforma Rousseau se il M5s in Calabria debba partecipare o meno alle prossime competizioni regionali. Ho sputato sangue per il Movimento. Adesso mi sento tradito. Non mi nascondo dietro nessuna logica di partito”.

Aggiornato il 21 novembre 2019 alle ore 17:58