W le sardine!

A me piacciono molto le sardine. Intendo il movimento spontaneo, germogliato all’improvviso, veicolo di spontaneità in un mondo artefatto.

Mi piacciono, le sardine, perché hanno molto da dire – e, di certo, moltissimo da dare – ad un agone politico occupato da commedianti intrisi di autoritarismo. Le sardine sono il nostro futuro. Il loro progetto è una ventata d’aria fresca che spazza il fetore del fascismo.

Viva le sardine, dunque. Finalmente, un punto di riferimento politico, un’idea che mobilita le piazze e diffonde speranza nell’oscurità.

Tutti possono diventare sardine. La metamorfosi è gratuita e gratificante (pensate un po’) allo stesso tempo. Appartenere alla comunità delle sardine è un gesto di ribellione contro il conformismo delle destre.

Diventa anche tu una sardina. No, grazie. Sto a posto così.

Aggiornato il 20 novembre 2019 alle ore 11:45