In giorni nei quali l’affondamento di Venezia sotto l’acqua alta, è l’emblema del dissesto morale e politico, prima ancora che fisico, dell’Italia, Destra Liberale non può non ascoltare, con rispetto, il breve messaggio che S.A.R. Emanuele Filiberto di Savoia ha affidato ai social.
Egli, infatti, ha parlato non da individuo, ma a nome della Casa la quale, per mezzo d’uno statista come il Conte di Cavour, ha permesso all’Italia d’unificarsi e rendersi indipendente, sotto libere istituzioni. Dei liberali debbono ricordare quanto uno dei più significativi pensatori liberali del XX secolo, Salvador de Madariaga, sottolineasse che la libertà si regge sul ruolo delle famiglie, e non solo d’individui.
Il messaggio di Sua Altezza non contiene nulla d’eversivo, tutt’altro. È l’atto di responsabilità della famiglia ad un esponente della quale, Umberto II, si debbono anche le libere istituzioni attuali. Occorre ricordare come il referendum sulla forma istituzionale dello Stato ed il voto per i rappresentanti all’assemblea costituente furono convocati con due suoi decreti luogotenenziali, per Sua sovrana volontà. Siano poi stati, nella forma e nella sostanza, rispettati o meno dal personale politico che profittò per afferrate il potere.
Oggi, se non altro, il più alto rappresentante della Casa, dopo il Suo Augusto genitore, si mette a disposizione della Nazione, per essere faro per tutte le famiglie italiane. È da poco passato, due anni orsono, il centenario della Grande Guerra, nella memoria diffusa degli Italiani il ricordo di più di qualche antenato caduto o combattente. Guardino alla famiglia del Re Soldato e di quell’angelo di carità che fu la Regina Elena, e se ne specchiano, coll’assumere, nei comportamenti quotidiani, la dignità espressa in quel messaggio. Solo così l’Italia potrà rialzarsi.
Aggiornato il 15 novembre 2019 alle ore 14:07