
La “relazione illustrativa” sulla giustizia è una dichiarazione di guerra ai cittadini italiani. Il riconfermato ministro grillino Alfonso Bonafede vuole combattere l’evasione fiscale minacciando la galera. Persino per i “piccoli evasori, pene fino a otto anni di carcere”. La furia “giustizialista” prevede pene esemplari. L’esatto contrario di quanto professato, appena due giorni fa, dal ministro dem dell’Economia Roberto Gualtieri: “Non ci saranno manette per gli evasori. Non più di ciò che è già previsto dai nostri codici”.
Ma all’interno della maggioranza giallorossa, cominciano a fioccare i primi distinguo. “In principio – sostiene il deputato di Italia viva Luigi Marattin – non sono contrario all’aumento delle pene per gli evasori, ma sono contrario agli slogan. Le pene si possono anche aumentare, ma la vera sfida è fare i processi in fretta”.
Secondo il parlamentare renziano, “in carcere non c’è nessun grande evasore. Non perché le pene siano basse, ma perché non siamo riusciti a costruire un sistema giudiziario che possa fare processi in fretta, magari con una magistratura dedicata appositamente a questo tipo di reato. Non serve triplicare le pene se poi nessuno arriva a sentenza. Io sono sempre molto a disagio con gli slogan da una riga”.
Eppure, la viceministra grillina dell’Economia Laura Castelli è sicura del fatto “che il tentativo andrà in porto”. Ma fonti dell’esecutivo rivelano che manca il via libera del Pd.
Aggiornato il 11 ottobre 2019 alle ore 18:54