Vincenzo Bianconi è il candidato “civico”. Per le prossime elezioni regionali in Umbria, Movimento 5 stelle e Partito democratico hanno trovato un’intesa sul suo nome. Bianconi ha accettato perché sostiene di avere cercato “sempre di contribuire al cambiamento”. Si augura che la sua esperienza “sia una bella apertura di pista”. In pratica, auspica che sia solo il primo di una serie di accordi per le Regionali tra gli alleati del governo giallorosso.

Il candidato governatore si racconta. “Faccio vita di sindacato di categoria da quando avevo 16 anni. Per dieci anni – afferma – sono stato presidente dei giovani albergatori italiani, quindi presidente della Federalberghi umbra. Ma ora per questa candidatura mi sono dimesso da tutto”.

Bianconi entra nei dettagli: “Più precisamente, mi sono sospeso anche dalla Confcommercio, anche da presidente dell’associazione del biodistretto di Norcia. Perché? Per ragioni di correttezza, di trasparenza, di integrità morale”. Poi rivela: “Prima che io gli chiedessi di avere libertà nell’eventuale composizione della giunta, sia Walter Verini che Andrea Liberati mi hanno detto: Noi vogliamo che tu sia totalmente libero di costruire la migliore squadra per portare questa regione verso il futuro”.

In buona sostanza, Pd e M5s, a suo dire, gli garantirebbero mani libere sulla scelta dei nomi da indicare per l’ipotetica giunta. “Era quello che volevo sentir dire – conclude – perché il giorno in cui dovrò mettere in discussione la mia integrità morale sarà il giorno in cui vedrete arrivare le mie dimissioni. E questo non accadrà, l’ho promesso ai miei figli e lo prometto agli umbri”.

Aggiornato il 23 settembre 2019 alle ore 11:14