Un referendum per votare

Sergio Mattarella è finalmente riuscito a far fare al Partito Democratico (e al Movimento 5 Stelle) un governo contro la disoccupazione, precisamente la loro disoccupazione, quella di chi contro la volontà degli italiani ha oggi arraffato un posto governativo, di pubblico impiego pagato da tutti gli italiani. Mattarella ha consentito a tutti noi di stipendiare, per qualche tempo, una massa di Pd rifiutati e rigettati dagli italiani. E a più riprese. Alle elezioni amministrative, alle Regionali, alle Politiche e pure alle Europee. Mattarella è riuscito a spedire i bocciati Sassoli e Gentiloni nell’Europa franco-tedesca che asservisce l’Italia riducendoci a mera colonia. Come facciano a non vergognarsi non si sa. Intanto il capo dello Stato di Matteo Renzi, ovvero nominato dal solo Renzi contrari tutti gli altri, ce li rifila e impone a nostre spese.

Con questo governo l’Italia muore. Serve subito un referendum con cui si chiede agli italiani se vogliono votare. Diremo tutti di sì. E solo così Mattarella sarà messo spalle al muro e costretto a farci votare. Dopo il referendum, con il legittimo voto elettorale degli italiani, il futuro nuovo governo uscito dalle elezioni dovrà comunicare la rimodulazione necessaria dell’Europa e dell’euro pro-Italia. Rimodulare l’Europa e l’euro stringendo una alleanza di ferro – economica, politica e strategica  con Stati Uniti, Regno Unito e Giappone, contro l’Europa franco-tedesca. 

Mattarella ci porta fuori strada. Ha chiesto la revisione del patto di stabilità, come voleva la maggioranza degli italiani che ha votato Matteo Salvini e centrodestra, e la von der Lynen - cioè la sostituta della Merkel - gli ha dato picche. Cosa aspetta a capire? L’Italia deve votare. Poi, con il governo legittimo e democraticamente eletto, deve riorganizzare se stessa e l’Europa. Con le zavorre che ci impone Mattarella ai piedi, l’Italia è schiava della non democrazia e dei morti viventi europei.

Aggiornato il 16 settembre 2019 alle ore 16:13