Governo, Conte sale oggi al Quirinale

Dopo il ‘sì’ dei militanti grillini al governo giallorosso, Giuseppe Conte è atteso al Quirinale. Il premier incaricato scioglierà la riserva entro oggi. Ieri notte è andato avanti il confronto tra i rappresentanti del Pd e del M5s. La trattativa è proseguita in mattinata. Loredana De Petris, presidente del gruppo Misto del Senato, esponente di Leu, si è detta ottimista. Eppure, uno dei nodi ancora irrisolti è proprio l’ingresso nel governo della formazione politica dell’ex segretario dem Pier Luigi Bersani. Leu, infatti, rivendica il ministero dell’Ambiente. La candidata sembra essere Rossella Muroni, già presidente nazionale di Legambiente, fedelissima dell’ex presidente della Camera Laura Boldrini.

Ma i grillini vorrebbero confermare Sergio Costa, generale di brigata dell’Arma dei Carabinieri. Dallo stato maggiore pentastellato pare sia stata gradita la sua “schiena dritta” con Matteo Salvini. “Non abbiamo ancora parlato di nomi – aveva detto ieri sera la De Petris – siamo un passo indietro, dobbiamo ancora capire se il programma ci consenta di dare il nostro sì al governo. Siamo alle battute finali. O stasera o mai più”.

Nella notte si sono tenuti i contatti tra i leader Nicola Zingaretti e Luigi Di Maio. Al momento prevale l’idea della parità dei ministeri, nonostante il Pd abbia 104 deputati e 51 senatori e il M5S 216 e 107 senatori (vinse con il 30 per cento). Non è stato ancora decisa la figura del sottosegretario alla presidenza al Consiglio. Conte chiede di scegliere autonomamente. I nomi che circolano sono tre: Roberto Chieppa, Riccardo Fraccaro e Vincenzo Spadafora. Il ministero dell’Economia dovrebbe andare ad un politico, l’eurodeputato Pd Roberto Gualtieri, presidente della commissione Bilancio a Strasburgo.

Al Viminale, per “disinnescare” la probabile campagna permanente di Salvini, si pensa ad un tecnico: Luciana Lamorgese o Franco Gabrielli. I due capi delegazione, Di Maio e il dem Dario Franceschini dovrebbero occupare ministeri di peso. Per il primo si parla degli Esteri. Mentre, per il secondo si ipotizza la Difesa o la Cultura. Anche se, a proposito del Mibac, si era fatto anche il nome di Goffredo Bettini, maestro di Zingaretti, “inventore” dell’Auditorium Parco della musica di Roma. L’ex premier Paolo Gentiloni dovrebbe essere il nuovo commissario europeo italiano.

Il ministero dello Sviluppo Economico, guidato da Di Maio nel governo gialloverde, ora dovrebbe essere occupato dalla vicesegretaria Pd Paola De Micheli. Alle Infrastrutture, dopo Danilo Toninelli, dovrebbero andare Laura Castelli o Stefano Patuanelli. Per l’Istruzione si fanno i nomi di Gianni Cuperlo (Pd) e Nicola Morra (M5s). È contesa anche la casella del ministero del Lavoro. Ma pare possa andare al Pd Giuseppe Provenzano. Tra i confermati figura il pentastellato Alfonso Bonafede alla Giustizia.

Aggiornato il 04 settembre 2019 alle ore 13:48