
I pentastellati hanno reso pubblici i 26 punti della bozza di programma del governo rossogiallo. La consultazione riservata agli iscritti alla piattaforma Rousseau è partita oggi alle 9 e si concluderà alle 18. Si tratta delle “linee di indirizzo programmatico per la formazione del nuovo governo”. Un documento che equivale alla “bozza di lavoro che il presidente del Consiglio sta integrando e definendo”. Viene presentata come una sintesi dei punti “irrinunciabili” per il M5s e il Pd.
Ma all’appello manca la revisione dei decreti sicurezza richiesta dai dem, il piano per la pensione ai lavoratori giovani, la riforma elettorale che dovrebbe accompagnare e completare il taglio del numero dei parlamentari. Si tratta di questioni ancora irrisolte sulle quali non si è raggiunta una sintesi.
Intanto, ieri è stato sciolto il nodo dei vicepremier, con il passo indietro di Luigi Di Maio dopo quello di Dario Franceschini. A questo punto, assume una rilevanza particolare il ruolo del sottosegretario alla presidenza del Consiglio. Il Pd ritiene di aver diritto a quel ruolo. E si fa il nome di Paola De Micheli. Ora, la discussione per la composizione del nuovo governo entra nel vivo. “Sino ad ora, tutto era bloccato da Di Maio. Ora, finalmente, possiamo entrare nel merito”, spiegano fonti vicine a Palazzo Chigi.
Il premier incaricato Giuseppe Conte ha detto che sta “lavorando, in queste ore, per essere affiancato da persone che abbiano elevata competenza, buona capacità organizzativa, un’adeguata qualificazione politica”. Si dibatte sui tecnici di area da coinvolgere nel nuovo governo.
Ecco i punti più importanti della bozza di programma.
Economia: il salario minimo
Nel documento si fa riferimento ad “una manovra espansiva con la neutralizzazione dell’aumento Iva, di una riduzione delle tasse sul lavoro”. Si parla anche di “abbassamento della pressione fiscale”. Ritorna il salario minimo garantito che faceva parte del contratto gialloverde.
Solidarietà e ambiente
Il programma prevede “la rimozione di tutte le forme di diseguaglianza”, fino a “potenziare le politiche sul dissesto idrogeologico”.
Europa solidale
È previsto il superamento dei vincoli posti dall’Ue: “Serve un’Europa più solidale, inclusiva, vicina ai cittadini”.
Numero parlamentari
Viene proposto il cavallo di battaglia grillino: la legge sulla riduzione del numero dei parlamentari, che giunta alla quarta lettura, deve essere approvata “alla prima seduta utile della Camera”.
Conflitto di interessi
Si ipotizza una “seria legge sul conflitto di interessi” e la riforma del sistema radiotelevisivo.
Giustizia
Inserita la “riduzione tempi della giustizia civile e penale” e la riforma del Csm. Ma con il Pd restano intatte le distanze sull’abolizione della prescrizione.
Mafie
Si prevede di “potenziare il contrasto alle mafie e all’evasione fiscale”
Immigrati
È prevista una “forte risposta” al problema dei flussi migratori, “seguendo le recenti osservazioni del Capo dello Stato” al decreto sicurezza bis.
Autonomia differenziata
Il programma prevede di “completare il processo di autonomia differenziata” ma “preservando il principio di coesione nazionale e di solidarietà”.
Concessioni autostradali
I grillini vogliono “avviare la revisione delle concessioni autostradali”.
Aiuti a Roma
Infine, “il governo deve collaborare per rendere Roma sempre più attraente per i visitatori”. Un modo per “blindare” Virginia Raggi.
Aggiornato il 03 settembre 2019 alle ore 12:53