Governo, continua la trattativa “impossibile” Pd-M5s

Il confronto tra i grillini e dem prosegue tra ostacoli, ultimatum e sospetti reciproci. Mentre all’interno dei due partiti si consumano rotture, anche personali, i due leader sono ancora fermi al nome del premier. Per Luigi Di Maio non ci sono dubbi: è quello di Giuseppe Conte. Per il segretario del Pd Nicola Zingaretti, “bisogna ascoltarsi a vicenda. Sono convinto che serva un governo di svolta. Ci vuole un programma condiviso e non due programmi paralleli. Si può trovare una soluzione seria”. In realtà, Zingaretti, inizialmente contrario al premier uscente, pare abbia cambiato linea, pressato com’è dai maggiorenti del partito: da Franceschini a Renzi, passando per Prodi.

Oggi sarà una giornata campale per il varo dell’intesa “impossibile”. Sono in programma una serie di incontri ritenuti di fondamentale importanza. A partire da una riunione dei vertici del Movimento cinque stelle. È prevista la partecipazione di Davide Casaleggio, dichiaratamente filo-leghista e Beppe Grillo, che ha sposato la nuova linea pro-dem. Ma secondo fonti vicine ai pentastellati, nella giornata odierna potrebbe tenersi anche un faccia a faccia tra i due “ex sposi” Di Maio e Matteo Salvini.

Frattanto, i capigruppo Pd Andrea Marcucci e Graziano Delrio dovrebbero vedere nuovamente il segretario. Si tratta della riunione preparatoria al confronto con i capigruppo grillini Francesco D’Uva e Stefano Patuanelli. Solo se questo incontro darà esito positivo sarà possibile anche un nuovo vertice fra Zingaretti e Di Maio.

Al momento non è ancora fissata un’assemblea dei parlamentari del M5s. Mentre è già in programma, per domani pomeriggio, la direzione del Pd. Solo allora si saprà se il tentativo di dare vita a un nuovo governo, sarà stato un successo o un fallimento. Nel frattempo, il Quirinale oggi dovrebbe diramare l’agenda delle nuove consultazioni.

Aggiornato il 26 agosto 2019 alle ore 12:51