
Alfonso Bonafede annuncia un’accelerazione sulla riforma della giustizia. Il ministro Guardasigilli sostiene che non si possa “più aspettare. Abbiamo fatto investimenti con un piano assunzioni per 8mila unità e avviato un concorso per funzionari che non si faceva da vent’anni. Bloccare una riforma che riduce i tempi della giustizia civile e penale significa bloccare l’economia italiana, e questo non è tollerabile”.
Sul fatto che per il ministro dell’Interno e vicepremier, Matteo Salvini, la bozza sia troppo timida, osserva: “Non so a quale testo si riferisse, ma quello che abbiamo presentato è il frutto di costanti incontri avuti con la ministra della Lega Giulia Bongiorno, oltre che del confronto con magistrati e avvocati. Io resto aperto al dialogo con tutti, ma al punto in cui siamo arrivati mi aspetto un atteggiamento costruttivo e favorevole per ridurre i tempi dei processi”.
Il ministro della Giustizia, rispetto alle richieste dei leghisti che indicano tempi ancora più rapidi, separazione delle carriere tra giudici e pm e riforma delle intercettazioni, rivendica una posizione precisa: “Sui tempi abbiamo introdotto termini perentori entro i quali, se un procedimento non è concluso, i magistrati saranno chiamati a rendere conto del loro operato, da nove anni, li abbiamo portati a sei anni. E comunque inserire in questa proposta che tocca tantissimi aspetti, dal processo civile a quello penale alla riforma del Consiglio superiore della magistratura, il tema delle intercettazioni che non incidono sui tempi della giustizia, o la separazione delle carriere che prevede modifiche costituzionali, significa affrontare altri tipi di questioni e quindi procrastinare i tempi di questa riforma. Il Paese non se lo può permettere”.
Intanto, il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Danilo Toninelli ha detto a Radio Crc che “se la Lega è disposta a fare le cose per bene, con indipendenza e con l’unico faro dell’interesse generale io, nonostante le differenze, penso che potremo andare avanti fino a fine legislatura”.
Per Toninelli, “già sapevamo prima di fare questo governo che differenze tra M5s e Lega c’erano. Nel contratto di governo ci sono scritte cose importanti: acqua pubblica, conflitto di interessi, riforma della giustizia. Tutte cose che ridaranno una boccata d’ossigeno ai cittadini e faranno ripartire l’economia”.
Aggiornato il 29 luglio 2019 alle ore 12:26