
Ben 14 i Paesi Ue che hanno trovato un cosiddetto “meccanismo di solidarietà” in grado di ricollocare i migranti soccorsi nel Mediterraneo. Lo ha annunciato il 22 luglio il presidente della Francia Emmanuel Macron in una conferenza stampa a Parigi, dopo aver ricevuto l’Alto commissario dell’Onu per i rifugiati Filippo Grandi e il direttore generale dell’Organizzazione mondiale delle migrazioni (Oim) Manuel de Carvalho Ferreira Vitorino.
L’obiettivo era quello di trovare un accordo preliminare a uno vero e proprio che dovrebbe essere stipulato a Malta a settembre, per adottare un sistema strutturale di condivisione delle responsabilità tra i Paesi europei per il soccorso e il ricollocamento dei migranti soccorsi in mare lungo la rotta del Mediterraneo centrale. L’obiettivo è quello di evitare che si apra un negoziato su ogni nave che soccorre migranti al largo della Libia.
Per Macron questo meccanismo dovrebbe consentire di ricollocare i richiedenti asilo “nella maniera più rapida possibile”, mentre in cambio i Paesi che offrono accoglienza chiederebbero all’Italia e a Malta di aprire i loro porti alle navi umanitarie”.
“La riunione sui migranti organizzata a Parigi è stata un errore di forma e di sostanza. L’Italia ha rialzato la testa, non prende ordini e non fa la dama di compagnia: se Macron vuole discutere di immigrati venga pure a Roma”, ha detto Matteo Salvini commentando le dichiarazioni del presidente francese. “Il vertice di Parigi voluto da francesi e tedeschi si è rivelato un flop ed è stato ampiamente disertato dai ministri europei”, ha concluso.
“Sono fiducioso che troveremo una soluzione nelle prossime settimane”. Lo ha detto il ministro degli Esteri tedesco, Heiko Maas, a margine dell’incontro informale dei ministri degli Esteri e dell’Interno degli Stati membri dell’Ue riferendosi a un meccanismo di redistribuzione dei migranti soccorsi nel Mediterraneo tra gli Stati membri dell’Ue, La Welt ricorda che Maas sostiene la formazione di una “coalizione dei volenterosi” su cui l’esponente del governo tedesco spiega che all’incontro di ieri a Parigi vi sono stati “segnali positivi” da parte di “alcuni Stati membri dell’Unione europea”, senza specificare quali.
Aggiornato il 23 luglio 2019 alle ore 13:53