
Giulia Bongiorno assicura che entro la fine del mese sarà approvata una nuova legge contro la violenza sulle donne. La ministra leghista della Pubblica amministrazione, in un’intervista a Repubblica, sostiene che la legge “Codice rosso”, che prevede aumenti di pena per le violenze sulle donne “conto che sia approvata già in settimana. I fatti di Savona (l’omicidio della 39enne Deborah Ballesio, uccisa con cinque colpi di pistola mentre era sul palco di un karaoke dall’ex marito Domenico Massari, ndr) mostrano quanto un nuovo intervento sia importante”.
Secondo la Bongiorno, “facciamo i conti con secoli di legislazione maschilista e una cultura radicata da cambiare. Il resto, però, lo devono fare leggi e magistratura”, continua la ministra che spiega come il primo punto forte del “Codice rosso” sia quello di “promuovere la violenza contro le donne da reato di serie B a reato di serie A, con l’obbligo di ascoltare le donne che denunciano entro 3 giorni”.
Per la ministra “è fondamentale, perché troppo spesso i pericoli che corrono le vittime sono sottovalutati. Associazioni e vittime spesso lamentano di non aver trovato interlocutori preparati”. Altro punto fondamentale della legge “sono i corsi di formazione per tutte le forze dell’ordine, perché la capacità di reazione alle denunce in Italia varia molto. Sono misure per avvicinare la giustizia alle donne”, spiega la ministra.
Sulle accuse di sessismo da parte del sottosegretario Spadafora al vicepremier Salvini, Bongiorno conclude: “Se stiamo approvando il ‘Codice rosso’ è anche perché Salvini l’ha voluto nel contratto di governo. Io so che è attento a queste tematiche. Quando dice ‘sbruffoncella’ a Carola Rackete lo fa senza intenti discriminatori. Il suo è un linguaggio colorito, dice le stesse cose a donne e uomini”.
Aggiornato il 15 luglio 2019 alle ore 13:47