
Scuola, università e ricerca sono un’urgenza che, oggi, una forza politica liberale dovrebbe mettere al primo punto del proprio programma. Nessuno ha la ricetta risolutiva in grado di spazzare via i mali che gravano sulla nostra economia, sulla nostra società, sull’ambiente, sulle istituzioni democratiche. Nessuno ha la pozione magica da poter applicare ai problemi che ogni giorno ci attanagliano, ma i Corsari sono fautori di una proposta concreta. Provo a sintetizzarla: la scuola è vita e può essere viva, bella, coinvolgente; drastica riduzione della burocrazia elefantiaca; tagli agli sprechi statalisti e ripristino dello “stato di diritto” per una giustizia giusta; investimenti a scuola, università e ricerca; tutela del patrimonio artistico, paesaggistico, ambientale e culturale; riforma della legge elettorale in senso uninominale e maggioritario; Stati Uniti d’Europa per realizzare il sogno della Patria europea; incentivi per le imprese e sostegno ai coraggiosi che intraprendono; riconoscere le attitudini, le qualità e la creatività di ogni singolo cittadino; la questione demografica; sanità, diritti civili e diritti umani.
Questo è il programma dei Corsari. Ovviamente, nei suoi dieci punti principali. È una proposta concreta che andrà poi spiegata e sviscerata punto per punto in modo esaustivo. Ora la domanda è: perché avremmo necessità di una rivoluzione cosmica e liberale? E perché affidare ai Corsari questo compito costruttivo?
Semplice: perché la politica che i Corsari amano praticare è quella che agisce in modo coraggioso, umile, trasparente, in maniera visibile, a viso aperto, senza infingimenti, in contatto quotidiano con le persone. Perché l’Europa e l’Italia che vorremmo dovrebbero essere fondate sulla libertà, sull’uguaglianza e sull’amore. Perché sogno la Patria-Terra e la vediamo come una comunità corsara, coraggiosa, libera, visibile, solidale. Senza ipocrisie. Perché ogni sogno contiene in sé un po’ di utopia. E l’utopia è il sale di ogni sogno. E il sogno è una promessa di futuro. Perché la politica è quella attività del cuore e della testa che ci permette di ascoltare gli altri e di rivolgerci alle persone per poter dire o scrivere come la pensiamo, come stanno davvero le cose, senza operare di nascosto, senza mai essere subdoli e per poter dire le cose fuori dai denti, senza inganno. Con rispetto per gli altri e con amore, sempre e per tutti, anche per l’avversario politico.
Grazie, intanto, a tutti coloro che, nei giorni passati, hanno espresso il loro apprezzamento o il loro sostegno agli articoli che ho scritto su l’Opinione e che, a quanto pare, sono piaciuti molto. Per tale ragione, sono felice di poter dire che il sottoscritto ha sempre unito e dialogato con tutti e continuerò a farlo con spirito corsaro. Inoltre, con mia grande soddisfazione, posso scrivere di non aver mai, ripeto “mai”, creato indifferenza o astio o rabbia, ma sono spesso riuscito ad unire i cittadini e le persone nel dialogo e nel formulare domande comuni, anche quando hanno prodotto risposte diverse.
Ma il segno della politica corsara è proprio la diversità e l’alterità dentro il disegno di una comunità di destino.
Aggiornato il 12 luglio 2019 alle ore 13:42