Laura Boldrini sulla riforma costituzionale

L’ex presidente della Camera dei deputati, Laura Boldrini, intervistata nel pomeriggio, in occasione della Festa dell’Unità del IX Municipio di Roma, tenutasi presso Agricoltura Nuova, ospite d’onore insieme all’onorevole Patrizia Prestipino, dice la sua sulla riforma costituzionale passata in Senato.

La riforma, che prevede il taglio dei parlamentari e il referendum propositivo, passa il terzo step dell’iter previsto dall’articolo 138 della Carta costituzionale. Spetterà dunque alla Camera dei deputati l’ultima fase, che in settembre potrebbe portare alla revisione del testo costituzionale.

È una riforma che diminuisce l’offerta, che indebolisce il Parlamento e le istituzioni, dice la Boldrini; perfettamente in linea con l’idea del Movimento 5 stelle di un Parlamento meno forte e meno rappresentativo delle minoranze.

L’onorevole è dell’idea che, in un’Italia dove la partecipazione elettorale è sempre più debole, una riforma costituzionale che vada a ridurre l’offerta di parlamentari non potrà che disincentivare al voto.

Chiara anche la posizione della Boldrini sul referendum propositivo, riforma proposta dalla maggioranza grillina. Un simile strumento mette in contrapposizione la volontà delle persone contro quella del Parlamento, che inevitabilmente ne esce indebolito.

Aggiornato il 12 luglio 2019 alle ore 14:12