
La commissione disciplinare del Consiglio superiore della magistratura deve decidere se sospendere dalle funzioni Luca Palamara, il pm al centro della bufera sulle procure che ha coinvolto il Csm. L’iniziativa è stata presa lo scorso il 18 giugno dal procuratore generale della Cassazione Riccardo Fuzio, titolare dell’azione disciplinare insieme al ministro della Giustizia.
Ma, a poche ore dall’incontro della commissione, sono saltati fuori i nuovi verbali dell’indagine di Perugia. Paradossalmente, ne esce malissimo proprio Fuzio. Infatti, si è scoperto che l’uomo che le ha firmate era legato a Palamara da una contiguità straordinaria.
A questo punto, il procedimento disciplinare dovrebbe riguardare lo stesso Fuzio. Le intercettazioni che lo inguaiano sono state rese note nella serata di ieri dall’Espresso. Nell’incontro con Palamara Fuzio tratta della nomina più importante, quella del nuovo procuratore capo di Roma. Palamara chiede l’investitura di Marcello Viola, procuratore generale di Firenze. Ma Fuzio è preoccupato che la corrente di sinistra fermi l’operazione puntando su Giuseppe Creazzo.
La questione più imbarazzante riguarda i problemi giudiziari di Palamara, finito sotto inchiesta a Perugia per i favori ricevuti dall’imprenditore Fabrizio Centofanti. Tra questi figurano i gioielli e i viaggi destinati all’amante di Palamara, Adele Attisani. Palamara sa di essere sotto inchiesta, perché lo ha avvisato un suo amico del Csm, Luigi Spina. Ma gli mancano i dettagli e va a chiederli proprio a Fuzio. Che ora sarà a chiamato a risponderne.
Aggiornato il 02 luglio 2019 alle ore 14:10