L’attivismo del “Dibba” inquieta il governo

Alessandro Di Battista, com’era prevedibile, sta logorando l’acerrimo amico Luigi Di Maio. Il libro del “Dibba”, Politicamente scorretto, sta terremotando il Movimento cinque stelle al governo e inizia a destare qualche preoccupazione persino ai leghisti. Il fatto inedito è il duello a distanza innescato durante il fine settimana.

Di Battista punta le sue carte sulla caduta del governo gialloverde. Spera, in cuor suo, che una débâcle dell’esecutivo lo possa promuovere sul campo leader maximo dei grillini. A Catania ha annunciato che le autostrade vanno statalizzate “insieme ad altre imprese” per ripianare i debiti dello Stato e per finanziare il reddito di cittadinanza, perché “nei prossimi anni sarà sempre più necessario che ciascun cittadino lo percepisca”. Per Di Battista, “lo Stato deve acquistare centomila auto elettriche e metterle in condivisione perché automobili, oggi in Italia, ce ne sono troppe. Sono diventate le vere barriere architettoniche”.

La Tav va interrotta, perché opera “inutile”. Per quanto riguarda l’euro, Di Battista è sicuro che in pochi anni sarà sostituito e che “mio figlio utilizzerà la moneta di Facebook”. Rispetto alle grandi riforme costituzionali, Di Battista è convinto i parlamentari debbano dimezzarsi: 400 deputati e 200 senatori.  

Di Maio replica in maniera piccata con un post ufficiale sul Blog delle Stelle. “Non m’interessa se in buona fede o in mala fede, ma se qualcuno in questa fase destabilizza il Movimento con dichiarazioni, eventi, libri, destabilizza anche la capacità del Movimento di orientare le scelte di governo. Qui stiamo lavorando per il Paese, e questo non lo posso permettere. Non è una partita a Risiko”.

Nella polemica pentastellata s’inserisce Anna Maria Bernini, presidente dei senatori di Forza Italia: “Di Maio contro Di Battista Salvini, contro Di Maio, Salvini e Di Maio contro Tria, Giorgetti contro i minibot di Borghi, Conte ostaggio dei suoi vicepremier: non si sa più quanti governi e quante maggioranze si fronteggino tra Palazzo Chigi, Parlamento e ministeri. Di Maio ammonisce che fare politica non significa giocare a Risiko, ma allora da oggi a mercoledì, quando il Consiglio dei ministri dovrà varare l’assestamento di bilancio, a cos’altro dovranno assistere gli italiani? Alla battaglia navale, al Monopoli o a ‘Caduta libera’, il gioco più in voga questa estate?”.

Aggiornato il 24 giugno 2019 alle ore 13:52