
L’Italia è vicina alla procedura d’infrazione. A quanto pare non sarebbero stati fatti sufficienti progressi sul debito nel 2018. Lo scrive la Commissione europea nella lettera di richiesta di chiarimenti inviata al governo gialloverde. Il ministero del Tesoro si prepara a rispondere e se l’iniziativa non avrà successo, la Commissione dirà che l’Italia viola le regole. È possibile che l’Esecutivo sia costretto a varare una “Manovrina” estiva che potrebbe aggirarsi tra i 3 e i 5 miliardi.
Nella missiva del vicepresidente della Commissione europea Valdis Dombrovskis e del commissario Pierre Moscovici inviata al ministro dell’Economia Giovanni Tria viene chiesta al governo italiano una risposta entro domani. Secondo la Commissione Ue, “si conferma che l’Italia non ha fatto progressi sufficienti verso il rispetto della regola del debito nel 2018. Si considera la preparazione di un rapporto ex articolo 126(3) del trattato, sul quale il Comitato economico finanziario del Consiglio (Efc) dovrà dare la sua opinione”.
Una lettera analoga è stata inviata anche al Belgio. Prima di “rispondere alla lettera dell’Unione europea debbo leggere cosa c’è scritto, anche perché la missiva non è ancora arrivata”. È stata questa replica del vicepremier leghista Matteo Salvini. “Noi – sostiene – dobbiamo puntare sulla crescita, sugli investimenti”, ha aggiunto il leader del Carroccio, “e dobbiamo mettere al centro del dibattito il lavoro, non il deficit, il debito o lo spread”.
Aggiornato il 30 maggio 2019 alle ore 17:05