
A due settimane dalle Europee si acuisce lo scontro tra Lega e Cinque stelle. In un’intervista a El Paìs, Giuseppe Conte cerca di ridimensionare il ministro dell’Interno: “L’idea che nel governo comandi Matteo Salvini è una illusione ottica”. Il premier è ancora più chiaro: “Alla guida di questo governo ci sono io. Salvini, come Di Maio, sono i vicepresidenti e leader delle due forze che lo compongono. Se da fuori o dall’estero si è più colpiti dal ruolo o dall’immagine di Salvini, che ha una grande capacità comunicativa, e si crede che nel governo comandi lui, è un’illusione ottica”.
Nel suo messaggio mattutino su Facebook, Luigi Di Maio interviene sulla gestione dei migranti da parte dell’esecutivo gialloverde. “Senza urlare o sbraitare – sostiene – senza minacce al mondo, in poche ore, grazie soprattutto al lavoro del presidente Conte, siamo riusciti a salvare la vita a quelle persone e a fare in modo però che ad occuparsene non fosse nuovamente l’Italia, ma l’Europa!”. Il riferimento è evidente: il caso dei 36 migranti salvati dalla Marina militare. Intanto, però, è esplosa una nuova vertenza: il salvataggio della Ong nave Mare Jonio.
Il vicepremier grillino si rivolge direttamente a Salvini: “Se quando nasce un problema il tuo primo pensiero non è risolverlo, ma finire sui giornali, allora c’è qualcosa che non va. Ci auguriamo che dopo il caso Siri la Lega non perda la testa. Comprendiamo la loro difficoltà di ritrovarsi, dopo nemmeno 10 mesi di legislatura, un proprio sottosegretario indagato per corruzione in un’inchiesta dove c’è anche la mafia, ma questo non giustifica certi atteggiamenti. Non siamo dei bambini, siamo dei ministri e veniamo pagati per costruire un futuro al Paese, non per lamentarci. Vi confesso che negli ultimi giorni le provocazioni subite sono state tante”.
La conclusione del leader pentastellato è apparentemente distensiva: “Il Movimento 5 stelle – chiosa Di Maio – resta disponibile ad andare avanti per altri 4 anni. Con senso di responsabilità e consapevolezza. C’è molto da fare, come la nostra proposta di legge per introdurre un salario minimo in Italia e fissare una soglia di 9 euro lordi l’ora al di sotto della quale non si può scendere. È nel contratto di governo e, appunto, si deve fare! Lo stesso vale per una riduzione del cuneo fiscale che permetta alle nostre imprese di ripartire”.
Aggiornato il 10 maggio 2019 alle ore 14:37