
Matteo Salvini attacca i giudici sui migranti. Il ministro dell’Interno è furioso. Il Tribunale di Bologna ha ordinato al Comune di iscrivere all’anagrafe due richiedenti asilo la cui richiesta era stata rigettata dall’ufficio in base al “Decreto Sicurezza”.
Per il leader leghista si tratta di una “sentenza vergognosa. Se qualche giudice vuole fare politica e cambiare le leggi per aiutare gli immigrati, lasci il Tribunale e si candidi con la sinistra. Ovviamente faremo ricorso contro questa sentenza, intanto invito tutti i sindaci a rispettare (come ovvio) la legge”. Fonti del Viminale sottolineano che sentenze di questo tipo non intaccano la legge: non sono definitive, riguardano singoli casi e per modificare la norma serve un pronunciamento della Corte Costituzionale.
Il vicepremier si augura che si torni ad affrontare in Parlamento il tema della riforma della Giustizia, che “dovrà prevedere che anche i giudici come tutti gli altri lavoratori se sbagliano pagano. Perché in Italia a non pagare eventuali errori ci sono solo i giudici e Fabio Fazio”.
D’altro canto, la decisione ha registrato la “soddisfazione” del sindaco del capoluogo emiliano Virginio Merola. A dare notizia del fatto è stato lo stesso primo cittadino, che sul profilo Facebook ha scritto che “il giudice di Bologna ha dato ragione a due richiedenti asilo che si erano visti negare l’iscrizione anagrafica dai nostri uffici sulla base del ‘Decreto Salvini’ e ha ordinato al Comune di iscriverli. Saluto questa sentenza con soddisfazione, il Comune la applicherà senza opporsi”.
Secondo Merola, “smentire la destra significa batterla usando la legge e la legalità democratica. Quando ho ridato l’acqua agli occupanti ho agito come autorità sanitaria e non come delegato del governo, che è invece il caso dell’Anagrafe. Il ministro Salvini fa propaganda ma i fatti lo smentiscono, è ingiusto negare la residenza ai richiedenti asilo”.
Aggiornato il 03 maggio 2019 alle ore 17:31