Stupro Viterbo, oggi l’interrogatorio dei due militanti di CasaPound

I due militanti di CasaPound sono in carcere con l’accusa di stupro. I due giovani, il 21enne Riccardo Licci e il 19enne Francesco Chiricozzi, consigliere comunale a Vallerano (in provincia di Viterbo), sono accusati di violenza sessuale di gruppo ai danni di una 36enne. La presa di posizione del movimento neofascista è stata inevitabile: i due ragazzi sono stati espulsi. Nella giornata odierna è programmato l’interrogatorio in carcere a Viterbo “Mammagialla”.

I due ex militanti di CasaPound parleranno davanti al pm Michele Adragna e allo stesso gip che ha firmato l’ordinanza di custodia cautelare. Prima dell’interrogatorio i loro avvocati Domenico Gorziglia, Marco Valerio Mazzatosta e Giovanni Labate hanno fatto loro visita in carcere. I legali, ai microfoni di Rainews, hanno cercato di minimizzare lo stupro: “Essendo due ragazzi, sono molto provati e sotto choc. Sono stati travolti da questa situazione”.

L’episodio risale al 12 aprile. La vittima sarebbe stata aggredita in un circolo privato di Viterbo, il pub “Old Manners”, che pur non essendo una sede ufficiale di CasaPound è ritenuto un punto di ritrovo tra i militanti del movimento di estrema destra. Secondo quanto si è appreso, la 36enne e i due uomini si sarebbero trovati ad una festa e, in seguito, si sarebbero spostati nel locale, in quel momento chiuso. Ma pare che uno dei due ragazzi avesse la chiave.

Secondo le prime ricostruzioni, i due avrebbero tentato un primo approccio con la donna, ma la violenza sarebbe scattata dopo il rifiuto della 36enne, colpita a calci e pugni fino quasi a svenire e poi abusata e filmata con i cellulari. “Stai zitta, tanto non ti crederà nessuno”, avrebbero poi detto alla vittima.

L’ordinanza di custodia cautelare in carcere, riassunta in dieci pagine, ripercorre il contenuto dei video, girati dagli indagati: l’orrore. “T’ammazzo, ha’ capito?”, le grida Licci bestemmiando. E Chiricozzi che fa le corna a favor di telecamera, quasi deluso quando, per la poca luce, il telefono non riesce a riprendere: “Cazzo non se vede niente!”. “Nun ce semo?”, chiede Licci. Ma dopo poco tornano a inquadrare la vittima. Il giudice sottolinea i “reiterati abusi sessuali” compiuti da entrambi, “in modo beffardo e sprezzante”; di “negativa personalità” e di “pericolosità” nonostante la giovane età. Nessun’altra misura che il carcere, conclude: la vittima potrebbe essere avvicinata e costretta a ritirare la denuncia o ad attenuare la portata del suo racconto.

I due uomini sono stati fermati dopo la denuncia della donna che ha riconosciuto in foto i suoi aggressori. All’interno degli smartphone dei due sarebbero stati trovati tre video più alcune foto dello stupro. Per gli investigatori si è trattato di “violenza inaudita”: “La donna è stata abusata più volte prima da uno e poi dall’altro per alcune ore, fino a quando non è stata abbandonata dai due ragazzi sotto casa”.

Hanno negato la violenza sessuale e sostenuto che fosse un "rapporto consenziente". Si sono difesi così davanti al gup Francesco Chiricozzi, consigliere comunale di Casapound di Vallerano (Viterbo) e Riccardo Licci altro esponente dell'associazione di estrema destra, arrestati lunedì per lo stupro di una donna di 36 anni nel pub 'Old Manners' di Viterbo.

La donna naturalmente è sotto choc. Il suo legale Franco Taurchini sostiene che sia comprensibilmente “terrorizzata. Ha avuto sette giorni di prognosi dal pronto soccorso per le lesioni riportate: il pugno all’occhio, un dito rotto, lividi ovunque. Ma le ferite vere sono quelle che porta dentro”.

Aggiornato il 30 aprile 2019 alle ore 18:05