
“Recessione tecnica” è la folkloristica definizione con cui si è confermato lo stato di salute di una congiuntura economica in rosso profondo, in cui si ammette anche – da parte del ministero dell’Economia – che il Pil nazionale non registrerà affatto una crescita. Nel prossimo Def, quindi, non ci sarà spazio per investimenti e manovre espansive: come – mentendo – sono state qualificate dalla maggioranza di governo le poste in uscita relative al reddito di cittadinanza e ‘Quota 100’. Due opzioni di semplice redistribuzione di un reddito già persistente. Nel contempo, ci stiamo accorgendo di tutti i danni d’immagine, delle corrose oltremisura relazioni internazionali ed europee, financo della totale assenza di maggiore sicurezza per le nostre strade (dove proseguono i fatti delittuosi che ci sono sempre stati), che stiamo toccando con mano accendendo la tivù.
Nei prossimi mesi, in questo scenario, ci toccherà anche sperimentare “l’anno bellissimo”: quasi che il premier Conte candidi la strega Morticia al titolo di Miss Italia. Sarà altrettanto folkloristico vedere con quale bacchetta magica il ministro Tria redigerà il prossimo Bilancio preventivo ma, ancor di più, quale gioco di prestidigitazione esibirà a Bruxelles, a una Commissione Ue sempre attenta a non farsi prendere in giro dai “furbi italiani”. Sarà per questi motivi che Euromedia Research, riscontrando come il pensiero dei cittadini (sempre di più annichilito dai social network, quindi da logiche giornaliere, per non dire orarie) cominci a far cadere quel “giochino portato avanti da Salvini e Di Maio di coprire il doppio ruolo di governo-opposizione”, certifica come il partito di Berlusconi resti fondamentale per un eventuale “pieno” del centrodestra al Sud. Vedremo le ricadute di questa nuova consapevolezza già dalle prossime elezioni Europee? Oppure anche la politica rischia di precipitare in una recessione tecnica?
Aggiornato il 02 aprile 2019 alle ore 12:20