Torino, Busta sospetta a Chiara Appendino

Allarme a Torino per un plico sospetto destinato alla sindaca. Una busta con polvere pirica e un congegno rudimentale, una batteria collegata a un filo di rame, che avrebbe potuto esplodere, ha fatto scattare l’emergenza al Palazzo Civico. Il plico indirizzato a Chiara Appendino, è stato bloccato dalla Polizia Municipale, grazie al controllo con scanner radiogeno. La sindaca, dopo la presentazione del Circolo del Design, ha parlato del plico esplosivo ricevuto.

“Non ho nessuna intenzione di alzare polemiche o inasprire i toni – ha detto la Appendino – credo di aver fatto in questi tre anni quello che un sindaco deve fare per la sua città e continuerò a farlo. Da parte mia c’è massima serenità. Il sindaco lavora per la sua città, questo ho fatto fino ad oggi e continuerò a farlo con maggior forza e determinazione”.

Secondo gli investigatori, la matrice è anarco-insurrezionalista, “verosimilmente” nell’ambito della cellula dell’Asilo, il centro sociale sgomberato il 7 febbraio scorso. Da allora, la cosiddetta area antagonista ha avviato una mobilitazione che ha registrato le sue fasi più complesse durante la manifestazione del 9 febbraio, caratterizzata da scontri, devastazioni e 11 arresti, e dal corteo di sabato scorso, concluso senza incidenti grazie soprattutto all’opera di prevenzione delle forze dell’ordine, che avevano bloccato i manifestanti ritenuti più pericolosi, molti arrivati da Francia, Spagna e Grecia, nei pressi della ex scuola occupata pochi giorni prima in via Tollegno.

Aggiornato il 02 aprile 2019 alle ore 16:56