Di Maio invoca la “fase due del governo”

Luigi Di Maio è infuriato. Sa bene che il governo gialloverde è diventato, definitivamente, a trazione leghista. L’esito fallimentare dell’elezioni in Basilicata conferma una tendenza che va avanti da un anno. “Mi spiegate – ha detto il leader grillino a i collaboratori più stretti – cosa ha fatto Salvini sinora? Ha rimandato indietro un barcone e Quota 100, misura criticatissima in Europa e che ci costa una valanga di soldi. Mentre i clandestini che doveva respingere sono tutti qui”.

Un autentico sfogo che prelude ad un inevitabile chiarimento. Secondo il capo pentastellato è arrivato il momento di varare la “fase due” del governo gialloverde. “Così – ha detto Di Maio – magari Salvini comincia a studiare qualche dossier invece di sparargli addosso a cose fatte”.

Allo stesso tempo cresce l’insofferenza degli imprenditori del nord per la “strana alleanza” con il Movimento cinque stelle. Ma Salvini non vuole sentire ragioni. Non sarà di certo lui a staccare la spina ad un esecutivo che gli ha consentito di raddoppiare i voti. “Sull’alleanza con M5s – ha detto Salvini ai dirigenti del Carroccio – tutta la Lega è con d’accordo me. Voglio vedere chi si lamenta!”. I grillini sono certi che Salvini, pur di non tronare con Berlusconi, eviterà, con ogni mezzo, di chiudere anzitempo l’esperienza di governo.

Aggiornato il 26 marzo 2019 alle ore 17:25