
Nuove tensioni in Sardegna. Ieri, nel Sassarese, è avvenuto un secondo assalto armato in 72 ore. Il camion cisterna preso di mira è stato incendiato proprio nel giorno in cui è previsto un incontro in prefettura a Sassari tra pastori e trasformatori sul prezzo del latte. L’assalto sarebbe stato compiuto da due persone armate e con il volto coperto sulla provinciale che collega Nule e Osidda, nel Sassarese al confine con la provincia di Nuoro. I due assalitori avrebbero puntato le armi contro il conducente costringendolo a scendere. Dopodiché, lo avrebbero legato a un albero e dato alle fiamme il camion. Stavolta, non si sono registrati sversamenti di latte. Secondo alcune ricostruzioni, i commando che si rendono protagonisti di questi agguati provano a colpire le aziende. In realtà, danneggiano i pastori. Poiché bisogna ricordare che il latte viene pagato ai pastori solo quando entra negli stabilimenti. In quest’ultimo attacco, il trasportatore aveva quasi terminato il giro degli ovili. Il camion era diretto al caseificio dei Pinna di Thiesi. Sul posto, dove è stato compiuto l’assalto di oggi, sono intervenuti i carabinieri della compagnia di Bono.
Per il presidente di Coldiretti Sardegna, Battista Cualbu, “l’assalto alle cisterne è un atto inqualificabile. Non sono sicuro neanche che gli autori di questi assalti siano pastori. Noi tutti siamo impegnati a trovare una soluzione per tutto il settore e questo è il momento di abbassare i toni per non di far salire ulteriormente la tensione”. Il neo eletto governatore della Sardegna Christian Solinas ha detto che, “per il mondo agropastorale servono soluzioni di sistema. Appena sarò nel pieno dei poteri sarà mia cura convocare le parti interessate per arrivare a una soluzione della vertenza sul latte. Abbiamo in mente un piano che comprenda investimenti in viabilità ed elettrificazione rurale”.
Aggiornato il 26 febbraio 2019 alle ore 13:14