Blob a due

Che Salvini avesse fatto una idiozia politica, da piangere e ridere insieme, scegliendo come compagno d’avventura, Di Maio, s’era capito eccome. Anche perché l’avventura non era una gara in un siluro coi pattini, che corre dentro una pista di ghiaccio, ma le sorti del Paese, di tutti noi cioè. Ecco perché parliamo di blob a due, dell’immagine spietata del ridicolo, della testimonianza a vista, di come l’arroganza e la mediocrità unite, facciano male e basta.

Tanto è vero che pure in Sardegna, mentre il centrodestra sembra vincere ancora, i grillini precipitano definitivamente, a conferma di dove stiano e cosa vogliano gli elettori. Del resto l’abbiamo scritto e riscritto, sarebbe bastato a Salvini, vedere Roma, Torino, Livorno, per capire l’incapacità dei grillini al governo.

Insomma dalla devastazione della capitale del Paese, a quella dell’auto, a quella infine, del porto di Livorno, che tra i più grandi del mediterraneo, sta scivolando verso un porticciolo, il fallimento dei grillini era chiaro come il sole. Tanto è vero che in nove mesi di esecutivo pentastellato’ Italia da malata che era, è entrata in rianimazione, dalla recessione, ai conti, all’export, ai consumi e ai capitali in fuga, uno sfascio e basta.

Qui non si tratta di pessimismo, ma di dati, di numeri reali, di una finanziaria demenziale, che anziché curare sta aggravando il male, è bastato annunciarla ed emanarla, per sfiduciare dentro e fuori. Certo Salvini, dirà che lui ha raddoppiato gli elettori, ma anche i danni del Paese diciamo noi, un bel raddoppio insomma, un conto salatissimo per tutti, che non giustifica la scelta di Matteo e soprattutto l’insistenza.

Oltretutto, specialmente al nord, il popolo leghista inizia a protestare per le scelleratezze del governo, a perdere i consensi basta niente, lo testimoniano i grillini che stanno evaporando. Insomma la Sardegna, posto che fosse necessario, conferma che la gente vuole il centrodestra, quel programma, vuole sempre di più la coalizione che a marzo ha vinto, e oggi stravincerebbe e basta.

Stavolta anche Mattarella non avrebbe scelta, se fosse crisi si andrebbe dritti al voto, qualche mese e poi le urne, ogni altra ipotesi sarebbe un azzardo, il Capo dello Stato lo sa bene eccome. Basta Sinistra, centrosinistra, i professori, i tecnici, i grillini, basta tutto ciò che ci ha rovinati, basta coi cattocomunisti, coi veterocomunisti, basta ipocrisie e bugie.

Al paese serve sviluppo, stimoli alla crescita, un taglio fiscale e burocratico, serve una stagione costituente, un indirizzo di destra liberale, repubblicana, laica, federale, solidale e presidenziale, serve la rinascita del sud. Inutile dunque aspettare maggio, per peggiorare i conti, il debito, la fiducia dei mercati, meglio chiudere questa scriteriatezza e tornare a votare.

Caro Salvini, apra gli occhi che è tempo, c’è rimasto solo lei con le fette di prosciutto sopra, tutti gli altri li hanno aperti eccome, esca dal bob, anzi dal blob a due, e chiuda coi grillini, Sardegna docet!

Aggiornato il 27 febbraio 2019 alle ore 11:16